CRACKER, GRISSINI, FETTE BISCOTTATE, CROSTINI: sono utili ? La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

Diciamo subito che sono simili al pane ed appartengono alla stessa famiglia, cioè quella dei carboidrati, che forniscono tanta energia durante la giornata. Le nuove mode alimentari, e coloro che prediligono pasti leggeri e veloci in una pausa breve e che non appesantiscono scelgono frequentemente i cracker, i grissini, le fette biscottate,  i crostini e tutto quello che, dall’impasto al forno, si avvicina così tanto all’alimento principe della tavola, il pane.
Questi surrogati industriali del pane tradizionale, venduti in pratiche confezioni,vengono ad esso preferiti per pasti rapidi fuori di casa, al lavoro magari al volante.
A questo punto, ritengo che sia necessario conoscerne alcune caratteristiche specifiche: alcuni di essi durante la lavorazione perdono molta acqua, quindi a parità di peso, sono più calorici del pane; non solo, ma nella preparazione vengono poi aggiunti grassi animali o vegetali per ottenere un sapore specifico più forte rispetto a quello del pane.
I cracker si presentano come delle sfoglie croccanti prodotti in maniera simile al pane; la differenza sta nel fatto che vengono impastati con i grassi, di cui è privo il pane, e che contengono pochissima acqua, quindi, a parità di peso, i cracker non sono così ipocalorici come si vorrebbe far credere. Hanno però il vantaggio di essere facilmente digeribili e molto friabili, incontrando così il favore di chi ha problemi di masticazione o di digestione.
I grissini sono molto simili ai cracker per impasto e per cottura. Anche nei grissini vengono aggiunti dei grassi per renderli più friabili e talvolta delle spezie (origano, sesamo, olive, ecc.) per renderli più gustosi. Anche per i grissini vale ciò che è stato detto per i cracker: hanno più grassi del pane, ma sono più digeribili.
Si narra che fossero stati inventati nel Seicento da un cuoco  che lavorava in casa Savoia e che voleva creare qualcosa di appetitoso per il duca Vittorio Amedeo II, allora piccolo e delicato. Così, il cuoco creò una particolare forma di pagnotta (in dialetto, la ‘grissa’, da cui poi ‘grissino’) che incontrò il favore del duca.
Le fette biscottate sono prevalentemente utilizzate per la prima colazione. Si tratta di un prodotto ottenuto con gli stessi ingredienti del pane ma con pochissima acqua, poiché queste fette vengono passate in forno per due volte. Sono ideali per la colazione perché forniscono una sferzata di energia grazie alle calorie che offrono.
Quelle classiche hanno, in un etto di prodotto, più di 400 calorie, che scendono se si preferiscono quelle integrali. Quelle, invece, arricchite con miele o cioccolato sono molto più caloriche ed assomigliano molto di più ad un biscotto.
In conclusione, possiamo dire che tutte queste  forme alternative al pane sono gustose e vanno bene come snack veloci e per spezzare la fame. Ma è assolutamente sconsigliato sostituire però il pane con questi prodotti perché, come già detto, a parità di peso contengono più calorie.

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