Ritenuto uno stalker seriale. Il Riesame annulla le accuse contro lo sciclitano Gianni Marinero

Rimesso in libertà, dopo alcune settimane di detenzione domiciliare, lo sciclitano Giovanni Marinero 39 anni, arrestato dai carabinieri i primi di marzo a seguito della pesante denuncia di una giovane donna che lo aveva “disegnato” come uno stalker seriale. E’ stato il Tribunale del Riesame di Catania ad annullare l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Modica, accettando la tesi difensiva dell’avvocato Luca Cottone, motivando la decisione in maniera abbastanza ampia, contenuta in dieci pagine di dispositivo. Nella sostanza i magistrati etnei hanno sconfessato il racconto della giovane donna che si era detta costretta a subire telefonate insistenti, appostamenti davanti alla propria abitazione, inviti a cena, regali (nel giorno di Santa Lucia si era presentato con un anello con diamanti per dichiarare il suo amore) ma anche richieste di denaro. L’interessata aveva detto di essersi rifiutata e di avere dovuto cambiare abitudini di vita accompagnandosi spesso ai genitori. Aveva anche denunciato un’aggressione mentre era in servizio(si tratta di una vigilessa di Scicli). In quell’occasione Z.M.L. era finita all’ospedale Busacca per un presunto violento pugno allo zigomo sinistro e la sospetta lussazione dell’articolazione temporo-mandibolare e prognosi di 25 giorni. Tutti fatti che secondo il Riesame non coincidono con la versione, ritenuta più veritiera, dell’uomo e di quelle fornite da alcuni testimoni, tra i quali i genitori della donna. La presunta parte offesa, ad esempio, aveva detto di avere conosciuto Marinero nell’estate del 2010, mentre il padre della donna ha detto di avere parlato della relazione sentimentale della figlia con l’uomo nella primavera precedente. I giudici hanno rilevato molte incongruenze anche riguardo all’aggressione visto, tra l’altro, che sulla prognosi non risulta alcuna prescrizione medica, così come non sono coincise le circostanze riguardo all’anello che l’indagato voleva donare in segno d’amore alla donna. Lo stalking, in sostanza, è stato azzerato e l’uomo rimesso in libertà. I magistrati hanno ritenuto che, invece, c’era stata una vera e propria relazione sentimentale, iniziata, proseguita e finita.

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