Assistenza disabili. Esclusa un’operatrice Osa di Modica. Patti disattesi

Un accordo non mantenuto esclude un’operatrice assistenziale modicana che ora, dopo avere atteso per mesi, di essere ricollocata nel suo lavoro, come le era stato assicurato, comincia a manifestare la propria amarezza. Tutto parte da un incontro dello scorso mese di settembre quando l’assessore Provinciale (ora ex) ai Servizi Sociali, Piero Mandarà, convoca i cinque responsabili delle rispettive cooperative che hanno in gestione l’assistenza ai disabili delle scuole medie superiori di tutta la provincia. Si è fatto un patto, anche se non viene messo nero su bianco, un accordo verbale: per l’anno scolastico 2011/2012 tutto resti come il precedente, non dovranno esserci operatori socio- assistenziali che restano senza lavoro; qualora qualche operatore si trovasse senza persona da assistere, doveva essere “assorbita” da una delle altre quattro restanti. Di operatrici socio-assistenziali (OSA) ne rimasero escluse tre. Due furono prese in carico, appunto, da altra cooperativa, la terza, quella di Modica della cooperativa “Il Gruppo” è rimasta fuori ma sarebbe dovuto transitare in altra cooperativa. “Il presidente di quest’organismo – lamenta l’assistente modicana – però, ha incaricato una sua collaboratrice. In pratica in tutta la provincia, delle decine di operatrici OSA delle cinque Cooperative operanti , solo io sono rimasta senza lavoro”. In questi cinque mesi ci sono state due lettere firmate dal dirigente di un Istituto scolastico superiore di Modica in cui si fa espressa richiesta di un’operatrice per assistere una bambina disabile particolarmente grave. “Sono stati – dice la donna – cinque mesi di speranze, di promesse, di attese per avere una delibera della Provincia. Le giustificazioni sono state diverse: “aspettiamo che si faccia la variazione di bilancio”, – “ormai dopo le feste di Natale”, mentre l’assessore Mandarà, nel frattempo, si è dimesso. Cambia l’assessore ai servizi Sociali(e anche qui promesse e speranze), ma non cambia niente. Impossibile credere che non ci sono le risorse economiche per finanziare una delibera per gli ultimi tre mesi che restano”. L’ex assessore Mandarà conferma oggi per filo e per segno i contenuti della questione. “C’era stato un accordo in privato – dice – e mi avevano garantito che avrebbero mantenuto gli stessi livelli occupazionali, per questo ho confermato lo stesso monte ore dell’anno precedente. Purtroppo i patti non sono stati mantenuti. Ho seguito fino all’ultimo la vicenda della signora, ho tentato un’integrazione di ore nel bilancio proponendo una delibera in giunta ma poi mi sono dovuto dimettere e non so più come sia andata la cosa”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa