Cava Ispica(Modica). Da vent’anni costretto a vivere fuori casa. L’assurda vicenda di un cittadino

Un vecchio detto recita: “Ognuno a casa sua fa entrare chi vuole…”. Il problema è quando, a casa propria, non può entrare neanche il legittimo proprietario. Ebbene sì, è proprio questa l’assurdità che, da oltre vent’anni, affligge un privato cittadino che ha una proprietà a Cava d’Ispica.
“Venti anni fa, un violento temporale, distrusse la stradina d’accesso alla mia proprietà. – afferma il privato cittadino – Mio padre scrisse al Comune di Modica, alla Provincia, alla Soprintendenza, perfino alla Prefettura, ma non ottenne mai una risposta. Fu addirittura denunziato perché iniziò a ripristinare la strada, a sue spese. In seguito, venne denunziato perché cercò di costruire una struttura mobile; tutto ciò sempre costretto fuori casa.
Dieci anni fa, colmo dei colmi, caddero dei massi all’ingresso della famosissima “Grotta Spezieria” (che si trova all’interno della mia proprietà), questa volta fui io a chiamare la Soprintendenza che, dopo otto mesi, risolse (si fa per dire) piantando un palo di legno, con su scritto: “Divieto d’accesso, caduta massi”.
Cava d’Ispica è un territorio meraviglioso, un diamante incastonato in un monile già di per sé molto bello, per questo motivo andrebbe attenzionata maggiormente, rendendola fruibile ai tanti turisti che, quotidianamente, vi passano, alla stessa stregua dei tanti monumenti cittadini di cui Modica può vantarsi.
Oggi mi interrogo – conclude il cittadino -: Si può rimanere da vent’anni fuori da casa propria? E soprattutto, dopo aver smosso “mari e monti”, ci sarà qualcuno che mi aiuterà a risolvere questo problema?”
Per il Direttore del’Ente Parco di Cava d’Ispica, Giorgio Battaglia: “ci stiamo interessando per ricostruire l’intera vicenda sin dalle origini. Purtroppo i vari spostamenti degli uffici, provocano lungaggini che non dipendono da noi. Cercheremo di risolvere il problema nella sua complessità affinchè questo privato cittadino possa, tranquillamente, accedere alla proprietà senza nessun impedimento”. A volte le istituzioni sono molto lente a dare le giuste risposte ai cittadini, a volte la burocrazia fa chiedere ai padri e risponde ai nipoti, a volte i tempi della politica sono biblici. Ma, ci chiediamo, si può lasciare un cittadino, che paga le tasse, fuori di casa propria?
Perché, se non si pagano i tributi si viene – giustamente – individuati ed invitati a risolvere in maniera solerte la questione e, quando questa riguarda il cittadino, non si usa la stessa celerità?

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