“LA CITTÀ CHE FACCIAMO INSIEME”: AL PALACULTURA DI MODICA LA TAPPA CONCLUSIVA

Ieri l’ultimo appuntamento di questa prima e proficua iniziativa del PD cittadino tra i quartieri di Modica. Il sindaco Buscema: “Il nostro dialogo con la città non si chiude qui. Torneremo presto tra la gente, rispondendo all’invito degli abitanti, là dove chiederanno il nostro intervento per risolvere problemi e criticità”

“A conclusione di questo lungo e proficuo viaggio all’interno della città – per il quale sento di ringraziare il PD di Modica per averlo fortemente voluto e non senza difficoltà organizzato – voglio dire che il dialogo che abbiamo aperto in queste settimane con i concittadini non si chiude stasera. Certamente e molto presto – quindi sempre in periodi non vicini a scadenze elettorali – tornerò ancora tra la gente. Ma usando un’altra modalità. Non più convocando in assemblea i residenti, ma facendo in modo che siano i cittadini a invitare me e i miei assessori. In modo che io possa affrontare direttamente, quartiere dopo quartiere, via dopo via, i problemi che la popolazione vorrà sottopormi. La prima serie di incontri che termina qui a Modica Bassa, ci ha confermato infatti tutta la bontà del nostro intento e il pieno raggiungimento del nostro obiettivo: quello di porci, costantemente e quotidianamente all’ascolto dei cittadini, facendo tesoro dei loro stimoli – anche di quelli critici – e dei loro contributi sui limiti che ancora sono da superare nell’affrontare le quotidiane sfide che lo sviluppo di Modica ci pone davanti. Ora, compiuta questa prima e importante ricognizione, credo sia giunto il momento di dare delle risposte. Concrete e risolutive. E per metterle in campo andrò insieme alla mia squadra là dove le criticità sorgeranno e saranno, com’è successo in queste serate, evidenziate”.
Con queste considerazioni, il sindaco Antonello Buscema ha voluto chiudere, venerdì 30 marzo, all’auditorium del Palazzo della Cultura, il giro tra i quartieri che il PD cittadino ha scelto di intitolare “LA CITTÀ CHE FACCIAMO INSIEME”.

Un’assemblea conclusiva che, oltre a dare spazio, ancora e di nuovo, alle parole dei cittadini, è servita per fare un bilancio su tutto ciò che in questi due mesi è emerso, per riflettere sul senso del lavoro che PD e amministrazione hanno finora compiuto e verificare che esso sia all’altezza delle aspettative del popolo modicano.

Ad aprire l’incontro, il soddisfatto commento del coordinatore PD Giancarlo Poidomani in merito all’assoluzione, con formula piena, dei 17 Consiglieri comunali: “Dopo tre anni di graticola, questa vicenda si è conclusa positivamente: il GUP ha ritenuto che il fatto per cui eravamo stati messi sotto accusa non sussiste. Ciò sta a dimostrare che gli uomini di questo partito e di questa amministrazione hanno sempre, seriamente e responsabilmente, lavorato solo per il bene della città, dei cittadini, dell’Ente comunale e nel pieno rispetto delle regole e delle leggi”.
Poi è stata la volta dei residenti di Via Raccomandata, che lamentano di trovarsi da settimane senza la possibilità di accedere alle proprie case, per la presenza del ponteggio per la tenuta dell’ex scuola della Raccomandata, che di fatto impedisce ogni tipo di transito. A loro, il sindaco e l’assessore ai Lavori Pubblici, Peppe Sammito, hanno garantito che è già stato dato mandato all’Ufficio Tecnico di predisporre un progetto esecutivo di messa in sicurezza. “Il muro dell’ex scuola è pericolante ed è per questo” ha precisato Buscema “che è stato messo quel tipo di ponteggio, che però non lascia spazio al transito veicolare”. “Dai rilievi fatti” ha puntualizzato Sammito “si è preso atto che per un intervento strutturale complessivo, sarebbero stati necessari più di 200 mila euro. Fondi che la Protezione Civile, coinvolta nell’intervento, non è riuscita a reperire. E quindi la somma è stata reperita e inserita, per motivi di urgenza e pubblica incolumità, nel bilancio comunale”. “Già lunedì 2 aprile”, ha comunque assicurato Buscema “si farà un sopralluogo per poter garantire
il passaggio dei mezzi”.
Si è poi parlato di illuminazione pubblica, di viabilità, di manutenzioni. Anche in riferimento ad altri quartieri cittadini. A tutti il sindaco Buscema ha tenuto a rispondere, facendo una riflessione generale: “In ogni quartiere ho toccato con mano ciò di cui ero comunque consapevole: la maggior parte delle richieste che ci vengono rivolte riguardano l’esigenza di piccole e grandi manutenzioni. Interventi anche minimi che però ognuno avverte, giustamente, come un’esigenza per la propria quotidianità. Mettendole insieme e quantificando la spesa, siamo arrivati a stimare che ci vorrebbero circa 2 milioni di euro all’anno per avere una città senza problemi. Ma so anche che sapete comprendere lo sforzo che è stato fatto sul fronte finanziario e di confidare nella credibilità del nostro impegno, quando diciamo che risolveremo i problemi uno ad uno, mano a mano che il Comune disporrà dell’adeguata liquidità”.
Sulla questione dell’illuminazione pubblica è intervenuto anche l’assessore Sammito: “Al di là del contenzioso con Enel, crediamo sia giunto il momento di passare da una gestione fatta caso per caso a un intervento più generale sugli impianti che scaturisca da una mix di risorse, provenienti dal pubblico e dal privato. Nell’era dei LED, da qui a breve saremmo in grado di fare un importante investimento sull’illuminazione cittadina”.
Ma è toccato al sindaco Buscema chiudere l’incontro, affrontando il tema della riqualificazione del Centro Storico cittadino: “Va detto che da un lato, con la Legge 433 abbiamo sistemato molti immobili pubblici che insistono su questo nucleo centrale. Ma dall’altro lato, bisogna anche ammettere, con sincerità, che sul
patrimonio privato abbiamo delle difficoltà oggettive a intervenire. Anche per questo mi sono fatto promotore di una battaglia a livello regionale – organizzando un convegno che si terrà qui a Modica il 20 aprile prossimo – perché da qui parta, finalmente, una riflessione sui fondi stanziati dalla Regione per interventi organici, collettivi e meno sperequativi per la sistemazione e il mantenimento dei centri storici di tutti i Comuni – Modica compresa – appartenenti all’importante lista dei beni riconosciuti dall’Unesco. E perché si ponga una volta per tutte fine allo ‘spettacolo’ dei deputati che giocano al rialzo per finanziare il proprio territorio di appartenenza e di elezione. Senza dimenticare che il nostro centro storico rimane fortemente abitato e vivo, essendo il cuore pulsante della città, da un punto di vista commerciale, turistico e culturale”.

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