Assoluzione dei 17 consiglieri comunali di Modica. La Cisl: “Vogliamo prima leggere le motivazioni della sentenza”

La Cisl Ragusa prende atto del proscioglimento deciso dal Gup del Tribunale di Modica dei 17 consiglieri comunali, indagati per falsità ideologica continuata in concorso ma non si rassegna poichè intende prima leggerne le motivazioni. “Riteniamo – al di là dei proclami propagandistici, spesso sopra le righe, che ora si sprecano da parte degli attori della vicenda o di loro supporter sulla veridicità dei dati contabili del bilancio o sull’aver agito entro i limiti di legge – dice il segretario generale, Gianfranco Marino – ovvero sulle future iniziative per tutelare la propria immagine – che il valore della sentenza non possa che limitarsi alla valutazione della rilevanza penale dei fatti addebitati ai consiglieri comunali, senza nulla togliere, su ogni altro piano di valutazione, alla gravità dei fatti medesimi e dei comportamenti che sono stati posti in essere dall’amministrazione comunale di Modica. Siamo lieti che non è stato ritenuto dal Giudice di sanzionare penalmente quei consiglieri comunali che (in alcuni casi giovani ed inesperti, secondo uno dei loro legali, e dunque inconsapevolmente?) consentirono l’attuazione della volontà di chi materialmente predispose e poi sollecitò in consiglio comunale l’approvazione della proposta di bilancio 2008; ma tale proposta – che fu presentata carente della previsione di parte delle obbligatorie poste economiche da destinare per legge al personale comunale (e non certo per evitare il dissesto, come sostengono gli amministratori, bensì volendo privilegiare altre spese) e senza tenere conto dei “consigli” e degli “inviti” a reperire le risorse necessarie, espressi dal segretario generale, dal presidente del consiglio comunale e dal collegio dei revisori dei conti del Comune di Modica – non era legittima e tale rimane.
La nostra iniziativa, infatti, era principalmente finalizzata a mettere al centro dell’attenzione generale, in maniera anche forte, il modo inaccettabile con cui l’Amministrazione Comunale di Modica, senza tenere conto delle richieste delle organizzazioni sindacali, aveva inteso scientemente calpestare diritti indisponibili dei lavoratori comunali mediante la non iscrizione nel bilancio dell’anno 2008, con conseguente impossibilità di pagamento, di circa 1 milione di euro di arretrati contrattuali.
Ci proponevamo come obiettivo di porre fine ad uno stato di insopportabile sofferenza economica dei lavoratori, vessati da continui ritardi nel pagamento degli stipendi, e di far percepire loro il dovuto nei tempi più brevi; e ciò abbiamo ottenuto a distanza di pochi mesi dal nostro esposto alla magistratura – in pendenza di numerosi tentativi di conciliazione dei lavoratori che preludevano all’avvio di procedure ingiuntive, nonostante il tentativo dell’amministrazione, rimasto infruttuso, di congelarne la corresponsione per tutto l’anno 2009 ed in ultimo l’ordine del Sindaco di non pagarli momentaneamente – contribuendo in parte a far regolarizzare la corresponsione degli emolumenti successivi.
In definitiva, con l’intento di non fare calpestare una norma contrattuale e di fare rispettare un diritto sacrosanto garantito dalla legge, come CISL-FP non abbiamo fatto altro che il nostro dovere, chiedendo prima, avvertendo poi e denunciando alla fine.
Confidiamo, per il bene di tutti, che in futuro non abbiano più a registrarsi situazioni ultimative di questo tipo e che le risorse del bilancio siano prioritariamente destinate al funzionamento dei servizi essenziali dell’ente (fra cui “in primis” quelle per il personale comunale che li garantisce). In caso contrario non esiteremmo a procedere nei modi consentiti dalla legge”.

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