Muore a Vittoria per overdose Annibale Restivo Gintoli, pluripregiudicato modicano. Vana la corsa al “Guzzardi”

Morto per overdose un pluripregiudicato modicano. E’ stato trovato in una strada nelle immediate vicinanze di Vittoria. Annibale Restivo Gintoli, 40 anni, è deceduto lontano da casa sua, dove ad attenderlo, preoccupati, c’erano gli anziani genitori adottivi. Erano passate da poco le 21 quando una pattuglia dei carabinieri ha citofonato nell’appartamento di Via Vittorio veneto a Modica, perché l’uomo era sottoposto agli obblighi di sorveglianza speciale(doveva rientrare entro le 21). I genitori hanno provato a chiamarlo sul telefonino, ma era irraggiungibile. Sono iniziate le ricerche in città, ma poco dopo è giunta notizia del ritrovamento del pregiudicato a Vittoria. La prima diagnosi è di arresto cardiocircolatorio, che si determina per assunzione di un’overdose. Una telefonata anonima al 118 aveva segnalato la presenza di un uomo agonizzante sul ciglio della strada in Contrada Passo Scarparo. L’ambulanza è giusta subito sul luogo indicato dove ha trovato l’uomo ancora in vita ma in chiaro stato confusionale. Al braccio aveva ancora un ago da siringa spezzato. Il mezzo di soccorso, dopo averlo caricato a bordo, è partito a sirene spiegate alla volta dell’Ospedale Guzzardi ma durante il tragitto è avvenuto il decesso. L’autopsia, disposta dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, Monica Monego, stabilirà le reali cause. Restivo Gintoli era molto conosciuto tra le forze dell’ordine. L’ultimo scorcio di carcere lo aveva fatto all’inizio dell’estate per inosservanza degli obblighi impostigli dai giudizi dopo avere scontato una serie di condanne riguardanti, soprattutto, storie di droga, la più importante quella che lo coinvolse in una maxi operazione denominata “Overtime” condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, quando fu condannato ad otto anni di reclusione. L’ultima condanna risale allo scorso mese di luglio quando il giudice monocratico gli inflisse 8 mesi di reclusione. In questa occasione, l’arresto era avvenuto dopo che l’interessato aveva avuto un alterco verbale con i suoi genitori che volevano trasferirsi nella casa di villeggiatura a mare mentre Restivo Gintoli, scarcerato da qualche mese, non poteva seguirli perchè soggetto alle restrizioni imposte dal Tribunale di Ragusa di risiedere nell’appartamento del centro cittadino di Modica e di rientrare prima delle 21. Quella sera era stato cacciato via di casa – aveva spiegato il suo avvocato, Gianni Mavilla -. Si era, allora, recato direttamente al Commissariato per sapere a che punto era la richiesta che avevamo presentato per modificare momentaneamente la residenza nel periodo estivo. Quando gli è stato detto che non era stata ancora esitata, ha chiesto di essere arrestato perchè non aveva dove andare a dormire”. Le indagini dovranno adesso chiarire se la droga se la sia iniettata personalmente o se gli è stata iniettata da qualche altro.

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