L’on. Orazio Ragusa chiede la convocazione di conferenza di servizi all’Assessore alla Sanità Russo, alla presenza di tutti i responsabili della sanità iblea e di tutti i rappresentanti istituzionali della provincia”

“Ancora una volta siamo costretti ad apprendere dalla stampa delle notizie di fondamentale importanza per il corretto funzionamento della sanità iblea”; così esordisce in una nota l’on. Orazio Ragusa a proposito dei numerosi articoli di stampa comparsi in questi giorni per lanciare l’allarme sui possibili tagli alle convenzionate esterne della provincia di Ragusa. “In base ai dati forniti agli organi di stampa dal D.G. Manno a proposito dello studio denominato  "Analisi comparata delle prestazioni ambulatoriali in Sicilia" apprendiamo, non senza un certo stupore, che la media delle prestazioni che ricevono i cittadini della nostra provincia è già inferiore a quella regionale. Non si riesce a capire perché questi dati non sono stati portati, da parte dei Dirigenti delle Aziende sanitarie iblee, a conoscenza dei rappresentanti istituzionali della Provincia lanciando così l’allarme per tempo e nelle sede appropriate per il presunto sottodimensionamento che viene descritto nel documento dato alla stampa, ma piuttosto, si è preferito portarli alla luce soltanto quando si addensano all’orizzonte le pesanti nubi di altri tagli che comprometterebbero in via definitiva il buon funzionamento della macchina sanitaria iblea. Allo stato attuale è necessario, prima di ogni cosa, che venga fatta una ricognizione seria e circostanziata dei servizi offerti ai cittadini della provincia iblea per poi chiedere l’adeguamento degli stessi, ove ne ricorrano le condizioni, alla media siciliana pur tenendo conto dei sacrifici necessari al contenimento della spesa sanitaria regionale. Sarebbe infatti del tutto improponibile chiedere altri sacrifici ai cittadini della nostra provincia qualora venisse accertato con certezza che sono costretti a fruire di servizi inferiori per quantità a quelli delle altre province dell’Isola. Una cosa è certa: le liste di attese per servizi essenziali come cardiologia sono sempre più lunghe, il funzionamento si servizi come l’ADI, la Riabilitazione sono deficitari, i posti letto sono ridotti al limite dell’essenziale e molto altro si potrebbe ancora aggiungere, non si può, dunque, più pensare ad ulteriori riduzioni senza ledere i fondamentali diritti dei cittadini garantiti dalla nostra Costituzione. Per questo sottolineerò all’assessore Russo come i tagli devono essere prima di tutto rivolti a quelle realtà isolane che hanno realizzato sprechi a iosa e non certo a quei territori che hanno sempre condotto la spesa sanitaria pubblica con la diligenza del buon padre di famiglia; chiederò poi di convocare con estrema urgenza una conferenza di servizi, presso l’assessorato alla sanità di Palermo, che coinvolga i dirigenti della sanità iblea e tutti gli attori istituzionali al fine di rendere chiara e trasparente l’applicazione delle norme sul Piano di Rientro sottoscritto dal Governo regionale”.

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