Indagine sui cani killer di Punta Pisciotto(Scicli). Archiviazione per il giornalista Cannizzaro. Era stato querelato da un indagato

Il Gip del Tribunale di Palermo, Maria Pino, ha archiviato l’indagine nei confronti del giornalista Saro Cannizzaro, che era stato querelato dall’ex comandante della Stazione Carabinieri di Sampieri, Giuseppe Agosta, a seguito di un articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia riguardante la cosiddetta inchiesta sui “cani killer” di Punta Pisciotto, quelli, per intenderci, che sbranarono e uccisero il piccolo Giuseppe Brafa, il 15 marzo del 2010. Durante le indagini si susseguì una serie di notizie, riprese anche dalla stampa europea, tra cui quello in cui Cannizzaro inseriva nel registro degli indagati il sottufficiale dell’Arma. Il Gip, accogliendo la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero, ha constatato che Agosta risultava veramente indagato dalla Procura della Repubblica di Modica in ordine al reato di cui articolo 590 del codice penale, anche se successivamente la sua posizione fu chiarita. Il magistrato palermitano ha definito il tenore dell’articolo “rispettoso dei criteri di veritiera ricostruzione degli accadimenti e di continenza delle espressioni usate, e ciò in relazione agli addebiti mossi ai diversi indagati destinatari delle informazioni di garanzia(tra questi l’Agosta). Saro Cannizzaro è stato patrocinato dall’avvocato Fabio Borrometi del Foro di Modica.

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