Convegno su “Centri storici di Modica e Scicli, siti Unesco, recupero e rivitalizzazione”

Promosso dall’ Associazione culturale Vitaliano Brancati di Scicli e dal Comitato Modica Alta, nella sala Teatro Don Bosco, a Modica Alta, si è tenuto il convegno “Centri storici di Modica e Scicli, siti Unesco, recupero e rivitalizzazione”. Dopo il saluto di Don Gino Tirrito per l’Oratorio Don Bosco. L’ingegnere Nino Belluardo ha illustrato gli obiettivi dell’incontro: fare maturare la cultura dei beni monumentali e architettonici nella popolazione civile di Modica e Scicli, siti Unesco. Proporre l’intervento unitario della deputazione regionale per i centri storici di Modica e Scicli. L’Ingegnere Giuseppe Di Natale, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Ragusa ha parlato della necessità del consolidamento strutturale del patrimonio edilizio esistente che sta cadendo a pezzi mentre l’Arch. Pietro Maltese, della possibilità di attingere ai fondi europei sul rischio sismico. il geometra Giovanni Scucces, presidente del collegio dei Geometri di Ragusa, ha trattato il tema della sicurezza degli abitanti dei quartieri di Modica e Scicli. Il Professore Paolo Nifosì, ha parlato poi dell’importanza della legge su Ibla per il barocco di Ibla, mettendo in risalto che c’è stato un vuoto culturale, poiché sarebbe stato corretto pensare anche al barocco di Modica e Scicli anch’essi con centri storici, siti Unesco, forse di maggiore estensione e interesse. Occorre che la popolazione civile prenda coscienza dell’immenso patrimonio architettonico e monumentale dei nostri centri di Modica e Scicli. Modica, dalle cento chiede, possiede un immenso patrimonio. Lo stesso dicasi di Scicli.
La cultura delle popolazione può costituire una forte spinta per la politica che deve colmare un vuoto culturale per finanziamenti adeguati al restauro e alla rivitalizzazione dei centri storici.
La deputazione provinciale deve intervenire unitariamente per colmare i ritardi.
Il sociologo Luca Rubetti, ha trattato il disagio giovanile negli attuali quartieri ed ha proposto di far crescere non singole realtà imprenditoriali, ma un insieme di strutture – paese, con fondi che permettano la crescita della società, nel suo complesso, per qualificare la formazione di giovani;
Stimoli alle cooperative di artisti. ristrutturazione e pianificazione di una città “ordinata”; fondi a stimolo di un turismo con permanenze più lunghe in termini di tempo.
Aiuti alle ristrutturazioni storiche dei vicoli di Modica, perchè tornino ad essere vissuti dalle famiglie modicane che automaticamente ridurrebbe il disagio e la criminalità.

L’ Ingegnere Martino Modica, ha illustrato un progetto che dall’apertura al pubblico del Chiostro di S.Maria del Gesù potrebbe costituire la base per la riqualificazione di tutto il centro storico ed ha evidenziato il degrado dei centri storici che va combattuto, per la parte strutturale con interventi integrati di un recupero, dall’edilizia pubblica a quella privata con sovvenzioni dello stato , per la parte sociale con un progetto di rivitalizzazione turistica con l’apertura effettiva tutti i giorni del Chiostro di Santa Maria del Gesù. Ha chiesto, quindi, al Sovrintendente Ferrara la possibilità di riqualificare la facciata con l’abbattimento del muro di cinta del carcere che oscura il prospetto della Chiese del Portale. Il dirigente scolastico Piero Modica, ha parlato dell’impegno della Scuola per il recupero dei quartieri, con grande passione quotidianamente, partendo dalle cose più semplici e fattibili ed il suo collega Giuseppe Fava, ha allargato la problematica relativa alla Scuola nel centro storico, della necessità di percorsi pedonali per i bambini e ragazzi , mettendo in evidenza i rischi cui già le strutture scolastiche vanno incontro tutti i giorni. Per Paolo Borrometi c’è la necessità di salvaguardare il patrimonio architettonico di inestimabile valore dei centri storici di Modica e Scicli ed occorre coinvolgere la società civile per estendere la legge su ibla ai siti Unesco Modica e Scicli. Le conclusioni sono state affidate ad Alessandro Ferrara, Soprintendente dei beni culturali e ambientali di Ragusa che ha riconosciuto l’ampia gamma di interventi cui Modica e Scicli, come tutto il territorio ragusano e siciliano hanno bisogno. Ha Coordinato Salvatore Paolino, Vice presidente Caffè letterario Quasimodo di Modica

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa