Aperture festive e domenicali, il sistema Confcommercio dice no Il presidente provinciale Magro: “Rischiamo la desertificazione delle attività oltre a consistenti disagi per le famiglie dei lavoratori”

“La questione delle aperture festive e domenicali ha oltrepassato il segno. Non si può più fare finta di nulla. A maggior ragione dopo che la nostra associazione di categoria, nella stesura del calendario annuale, ha sempre cercato di trovare punti di equilibrio che, adesso, anche alla luce delle nuove normative, sembrano definitivamente compromessi”.
Lo afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, dopo avere appreso che alcuni centri commerciali rimarranno aperti durante il giorno di Pasquetta, oltre al 25 aprile e al primo maggio. “L’esasperazione – continua Magro – non ci porterà da nessuna parte. A maggior ragione in un periodo complesso come quello che stiamo attraversando. E’ solo la punta dell’iceberg. Dopo le aperture per 365 giorni l’anno che succederà? Arriveranno anche le aperture notturne? Ci vuole un certo ordine, una certa linearità nella gestione. Affinché anche i cittadini sappiano quando si può andare a fare shopping nei giorni festivi e quando no, affinché la piccola e media impresa possa competere con la grande distribuzione. Questa provincia si è sempre contraddistinta per grandi capacità di mediazione. Ma davvero non siamo in grado di darci delle regole? Prendiamo atto del fatto che anche le organizzazioni sindacali di categoria hanno sposato in pieno una tesi che, per quanto ci riguarda, andiamo sostenendo da tempo visto che Confcommercio si è sempre sforzata, in questi ultimi anni, di trovare dei punti di incontro per contemperare le esigenze, da un lato, delle imprese nostre associate e dall’altro quelle dei lavoratori. Una situazione niente affatto semplice che, però, in qualche modo eravamo riusciti a gestire senza eccessivi stravolgimenti”.
“Quello che accadrà in occasione di questo periodo di festa, invece – continua il presidente Magro – è assolutamente inaccettabile. Con un sovvertimento di regole non scritte che rischia di buttare a mare anni e anni di intese e di accordi per non turbare più di tanto lo sviluppo del territorio, a maggior ragione ora con molte piccole imprese costrette alla chiusura dalla situazione difficile con cui ci stiamo confrontando. Vogliamo aprire giorno e notte tutti i giorni della settimana? Ma il rischio a cui si va incontro non è quello della desertificazione commerciale? E a chi gioverebbe tutto ciò? Ecco perché nel ribadire la contrarietà dell’intero sistema Confcommercio Ragusa alle aperture decise dai centri commerciali per i giorni di Pasquetta, 25 aprile e 1 maggio, chiediamo di potere avviare un tavolo che consenta di confrontarci sulla delicata questione per trovare le soluzioni più efficaci, in grado di soddisfare le esigenze di tutti ma senza stravolgere il substrato produttivo della nostra area provinciale. E senza creare forti disagi dal punto di vista sociale che andrebbero senz’altro a ripercuotersi sulle famiglie dei lavoratori”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa