Truffano imprenditore di Ispica. Citazione a giudizio per due catanesi

Una truffa che ha rasentato il credibile ma che, alla fine, è stata scoperta. Erano riusciti ad accreditarsi una forte affidabilità presso un imprenditore agricolo di Ispica, P.A., titolare di un’azienda di produzione, lavorazione e commercializzazione di mandorle. Antonio Dario Cutrona, 28 anni, di Zafferana Etnea, si era presentato telefonicamente quale facoltoso esercente di generi alimentari. Lo aveva fatto talmente bene da conquistarsi la fiducia dell’ispicese ed aveva acquistato, insieme a Rosario Catania, 32 anni, catanese, che si era presentato come dipendente e collaboratore di Cutrona, mille chilogrammi di mandorle sgusciate biologiche contenute in quaranta sacchi da venticinque chili ciascuno, per un importo complessivo di 5500 euro. Catania aveva pagato con un assegno circolare di pari importo, non trasferibile, emesso il 16 gennaio 2009 all’ordine dell’azienda di Ispica. Posto all’incasso, il titolo di credito risultato appartenere a un plico di cento moduli di assegni in bianco del quale era stato denunciato lo smarrimento presso la Stazione Carabinieri di Nicosia il due settembre 2008. I due sono accusati di truffa aggravata e anche di falsità in scrittura privata e ricettazione in concorso, per avere falsificato l’assegno e per avere utilizzato un titolo bancario di provenienza incerta. I due saranno processati il prossimo 25 maggio e saranno difesi dagli avvocati Vincenzo Iofrida, Salvatore Leotta e Carmelo Tomaselli del Foro di Catania, mentre l’imprenditore di Ispica si è affidato all’avvocato Fabio Borrometi del Foro di Modica.

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