CHIARAMONTE GULFI: FOLLA IMMENSA DI FEDELI AL RITO DELLA SVELATA DOMANI LA TRADIZIONALE SALITA DELLA MADONNA

La devozione non conosce limiti. La stessa devozione che ieri pomeriggio ha animato una presenza eccezionale di fedeli per il rito della “Svelata”. Al santuario di Chiaramonte, hanno preso il via i solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Gulfi, patrona principale e regina del centro montano. E il fatto che l’intero luogo di culto fosse letteralmente strapieno di devoti testimonia l’eccezionale attenzione che l’intera comunità ha inteso dedicare a questa cerimonia. E’ stato il rettore del santuario, padre Giovanni Meli, a dare il via all’antico rito, aprendo la porta della teca che ospita il simulacro della Madonna e dando il via a questi intensi tre giorni della prima parte dei festeggiamenti che culmineranno, domani 15 aprile, la domenica in Albis, con la tradizionale processione della salita della Madonna, capace di coinvolgere migliaia di fedeli. “Un momento emozionante – dice padre Meli – come ogni anno. E avere, inoltre, l’opportunità di potere svolgere questo rito dinanzi ad un numero così elevato di persone, ci fa comprendere quanto forte sia il richiamo di Maria Santissima di Gulfi”. Il simulacro della Madonna è stato, poi, sistemato sul “Baiardu” che si è fatto largo tra due ali di folla. Sarà proprio il “Baiardu”, dopo che il simulacro vi è stato sistemato sopra, ad essere trasportato dai portatori. Intenso il programma preannunciato per domani. Già dalle 8,30 prenderà il via il pellegrinaggio da Chiaramonte verso il santuario. Alle 9,00 la concelebrazione eucaristica sarà presieduta dal ministro provinciale fra Pino Noto dell’Ordine dei frati minori e dal rettore padre Meli. Quindi, alle 10, la salita del simulacro della Madonna. Alle 11, l’arrivo a Chiaramonte. In Chiesa madre ci sarà il saluto alla Madonna fatto dal predicatore padre Giovanni Matera dell’Ordine dei frati domenicani. Proveniente dal convento di Potenza, padre Matera è responsabile della predicazione organizzata dei Padri domenicani del Sud Italia. A seguire, la santa messa presieduta dal parroco della chiesa madre, l’arciprete padre Giovanni Nobile. Alle 14,30, il tradizionale “cuncursu” per le vie cittadine, vale a dire la processione pomeridiana. Alle 18 un altro momento atteso con il simulacro del Patrono San Vito che sarà portato in Chiesa madre. Alle 21, l’apertura della mostra fotografica “A Bedda Matri ri Gulfi…ricordi del passato”. “Come è possibile notare – dice l’assessore Antonella Occhipinti, componente del comitato dei festeggiamenti in qualità di rappresentante dell’Amministrazione comunale – si tratta di un programma articolato che cerca di consolidare la tradizione caratterizzata da una devozione sempre più consistente da parte della comunità dei fedeli del nostro centro montano. Un modo anche per esaltare le nostre origini”.

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