Il caso Licciardi/Cgil tiene sempre banco. Ragusa, nuova querela contro il segretario provinciale

Le affermazioni riportate nel documento della segreteria della Cgil di Ragusa sono completamente false e prive di qualsivoglia fondamento di verità. A conferma di cio’ basta e avanza, nelle more dei giudizi pendenti, quanto gia’ accertato dal competente Ispettorato del lavoro di Ragusa”. Romina Licciardi, ex dipendente dell’organizzazione sindacale che denunciò presunti abusi sessuali nei suoi confronti, torna all’attacco dopo, appunto, il documento della Cgil tendente a smentire i provvedimenti dell’Ispettorato del Lavoro che impongono di pagare 77 mila euro e ritiene lo stesso documento ancora una volta reiteratamente offensivo, diffamatorio e calunniatorio della sua dignita’ di donna, della sua onorabilita’ di persona nonche’ della sua moralità e correttezza professionale. “Che il segretario generale della Cgil, Giovanni Avola – incalza la Licciardi – in più occasioni attraverso gli organi di informazione ha messo in dubbio i miei principi e la mia onorabilità, ragion per cui ho già provveduto in passato a formalizzare apposita denuncia querela nei suoi confronti e nei confronti di terzi, che attraverso e-mail hanno tentato di denigrare la mia persona. Stante il perpetuarsi di tali false e gravissime affermazioni riguardanti la mia vita privata e personale, nonché professionale, mi vedo costretta a formalizzare un’ ulteriore denuncia querela in sede civile e penale, affinché, nelle sedi giudiziare competenti possa definitivamente chiarirsi tale infamante accanimento mediatico. Infine, chiederò formale incontro al Procuratore della Repubblica e al Questore, stante il reiterarsi ormai continuo della gravità complessiva della situazione riguardante la mia persona”.

 

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