Operazione Pollicino: gli indagati sciclitani dovranno comparire davanti al Gup del Tribunale di Modica il prossimo 13 novembre

Dovranno comparire tutti davanti al Gup del tribunale di Modica, gli indagati nell’operazione denominata “Pollicino” che portò all’emissione di ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal Gip del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, su la richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Maria Mocciaro, ed eseguita dalla Squadra Mobile di Ragusa. L’udienza preliminare, a seguito della conclusione delle indagini, è stata fissata al prossimo 13 novembre. Il fascicolo è stato denominato Scivoletto più sette a si dovrà apportare una correzione perché uno degli indagati è deceduto. L’accusa è di violenza sessuale nei confronti di una ragazza sciclitana di 14 anni e vede coinvolti sei anziani per quella che fu un’operazione eseguita nel mese di giugno del 2007, diversa dalla successiva eseguita sempre a Scicli e che riguardava un’identica vicenda. Nell’operazione “Pollicino” sono coinvolti la madre della minore, R.T. ed il convivente di quest’ultima, V.L., accusati di sfruttamento della prostituzione minorile. I fatti si sarebbero verificati a Scicli, prima che la presunta vittima fosse affidata ai servizi sociali. Pare che la giovane fosse fatta prostituire in cambio piccoli regalini o promesse come la consegna di modiche somme di denaro da parte di chi ne avrebbe abusato sessualmente. Tutti furono arrestati e, successivamente, ammessi ai domiciliari per essere poi scarcerati quando non sussistettero più le condizioni di inquinamento delle prove. Nel corso delle indagini uno dei difensori, l’avvocato Francesco Riccotti aveva chiesto una perizia psichiatrica sulla ragazzina che il sostituto procuratore della Repubblica, fece effettuare alla dottoressa Costanzo, e dalla quale sarebbe emerso che la ragazzina aveva dei problemi in particolare nei confronti della madre. Già da un anno, la quattordicenne era stata affidata ad una comunità per cercare di recuperare un percorso di vita stroncato da atteggiamenti inqualificabili. Gli indagati, ad eccezione della madre e della convivente, hanno un’età compresa tra i 67 e i 73 anni, fatta eccezione per un ottantatreenne. Uno di questi, prima dell’operazione, era già stato arrestato perché si sarebbe appartato in un canneto con la giovane vittima.

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