UNA RIFLESSIONE DELL’AGRONOMO FRANCO CELESTRE. Qual è il futuro delle nostre campagne e del reddito dell’Agricoltore?

Inizio con delle riflessioni e la prima cosa che mi viene da sottolineare è la parte negativa degli agricoltori siciliani che sperano sempre sulla possibilità di avere, per qualsiasi cosa, contributi in conto capitale da parte degli Enti pubblici competenti e la continua lamentela su tutto e su tutti. Non riusciamo a rimboccarci le maniche e a fare autocritica. Non parliamo poi della nostra burocrazia che purtroppo diventa sempre più impreparata ed incapace nel gestire il giornaliero, anche perché viene, dai politici, utilizzata male e nella maggior parte dei casi fuori ruolo,
naturalmente levando le eccezioni che, dicevano i latini, confermano la regola. Dopo questa prima riflessione, passo alla seconda, spero più produttiva: nella zona del Ragusano si è evoluta nella fascia costiera un tipo di agricoltura intensiva, sia in serra che in p.c., che negli anni dal 60 al 90, ha portato una ricchezza notevole al territorio della fascia costiera; anche nell’altipiano ragusano, la zootecnia, già esistente in tempi remoti, ha avuto un incremento notevole portando anche quì una notevole ricchezza.
Purtroppo negli ultimi anni si è avuto un veloce declino di queste realtà agricole, causato da diversi fattori, prima fra tutti la globalizzazione che ha portato alla liberalizzazione dei mercati senza però equilibrare i fattori della produzione nei vari paesi. Un altro fattore negativo della globalizzazione è la mancanza di controllo della qualità dei prodotti, il Made in Italy continua ad essere un fattore importante ma senza dei reali controlli non serve a niente. Lo stesso dicasi dei marchi di qualità europei che non sono assolutamente protetti, anche se sulla carta esistono le leggi per farlo. Una riflessione che mi viene di fare è quella che sarebbe utile, nel nostro territorio, ricercare dei prodotti alternativi in cui non avere concorrenza. Penso che sarebbe utile utilizzare il nostro sole e potremmo incrementare l’utilizzo di colture per la produzione di bio-diesel nell’altipiano ragusano, mentre l’utilizzo di serre fotovoltaiche (coperte al 30%) potrebbe dare un reddito integrativo ai
nostri serricoltori. Certamente vi sono altri redditi complementari all’agricoltura che dobbiamo incrementare, tipo l’agriturismo e le fattorie didattiche. Non dimentichiamo che siamo un popolo che sta invecchiando e negli agriturismi dobbiamo dare la possibilità ai nostri agricoltori di accogliere le persone anziane. Altra possibilità di reddito alternativo è l’utilizzo delle nostre campagne per creare percorsi
enogastronomici cosa che già facciamo ma che è opportuno incrementare.
Comunque per finire non dimentichiamo che i siciliani siamo il primo popolo globalizzato del mondo e quindi riusciamo a convivere con tutto e con tutti e questo ci darà la possibilità di riemergere per riprendere quel posto che nel corso dei millenni abbiamo sempre avuto.

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