Tentato omicidio. Di questo reato deve rispondere un presunto pusher romeno, Marian Silviu Bonciu, 25 anni, che da mercoledì sera si trova in una cella dell’istituto penitenziario di Modica Alta. L’indagato, probabilmente, pensava oramai di averla fatta franca dopo quasi un mese e mezzo dal grave episodio. Ma non aveva messo in conto che ai carabinieri la vicenda che registrava un ferito non convinceva. Nonostante, infatti, il mutismo dietro il quale si è trincerata la vittima, i militari della Compagnia di Modica, hanno cominciato ad indagare ed alla fine si è arrivati al bandolo della matassa quando è stato presentato un dettagliato fascicolo alla magistratura inquirente dal quale è scattato l’ordine di custodia cautelare in carcere a firma del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo. I fatti risalgono allo scorso 27 luglio. Secondo i carabinieri agli ordini del comandante la Compagnia, capitano Marco Latini, Bonciu avrebbe aggredito un giovane pozzallese tossicodipendente. Pare che il romeno in precedenza avesse fornito a credito della sostanza stupefacente alla vittima con l’impegno ben definito da parte del giovane di Pozzallo di estinguere il debito entro un certo periodo. Cosa che non sarebbe, però, avvenuta. Tra i due ci sarebbero stati alcuni contanti nel senso che Marian Silviu Bonciu avrebbe diverse volte reiterato l’invito al pagamento della “roba” senza risultato. Certamente indispettivo o, forse, anche molto arrabbiato, lo scorso 27 luglio ha affrontato l’assuntore della droga, prima minacciandolo con un coltello e poi passando per le vie di fatto. Le indagini portate avanti dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Modica avevano consentito, soltanto in un secondo momento, di accertare i fatti ed appurare le responsabilità dell’arrestato che nel frattempo aveva fatto perdere le proprie tracce. L’efferatezza dell’aggressione aveva causato alla vittima profonde lesioni soprattutto ai polsi ed agli avambracci, perché il pozzallese per difendersi aveva utilizzato gli arti superiori per parare i colpi sferrati dal pusher e, dunque, per proteggere le parti vitali. Quando la vittima era riuscito a sottrarsi ai fendenti del romeno, si era presentato necessariamente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore per essere medicato. Come legge impone in questi casi, i sanitari del nosocomio hanno trasmesso una segnalazione ai carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini, interrogando il ferito che, però, non ha fornito indicazioni. I militari, però, non ci hanno visto chiaro ed hanno proseguito con minuziosi accertamenti che alla fine hanno condotto al Bonciu, che in un primo momento si era reso irreperibile. Nonostante ciò era stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare dal Gip Palazzolo che aveva concordato pienamente con le risultanze investigative. Mercoledì l’indagato è stato individuato, arrestato e tradotto presso il carcere di Modica Alta in regime di custodia cautelare
CARABINIERI: A Pozzallo arresto per tentato omicidio e cessione di sostanze stupefacenti.
- Settembre 11, 2008
- 1:39 pm
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