Modica, ora è in carcere il tunisino fuggito dopo essere stato arrestato e che aveva ferito un militare

Dopo 18 ore di latitanza, è stato arrestato il tunisino Karim Saroui, 22 anni, che, come si ricorderà, era fuggito mentre si trovava negli uffici della Compagnia carabinieri che lo avevano tratto in arresto dopo avere rubato cassette di frutta in un esercizio commerciale di Via Colombo a Scicli, dopo avere ferito un sottufficiale dei carabinieri. I militari dell’Arma hanno fatto terra bruciata attorno all’uomo, grazie ad una capillare “caccia all’uomo” diretta dal comandante provinciale Salvo Gagliano e dal comandante la Compagnia di Modica, Alessandro Loddo. Il tunisino era fuggito intorno alle sei del mattino dalla sede della Compagnia di Via Resistenza Partigiana, dopo avere aggredito il militare preposto alla sua sorveglianza. Era poi sceso fino al piano terrà trovando la fuga dal piazzale posteriore, quello che conduce nella zona carraia, in modo da non farsi vedere dal piantone. Saroui è stato bloccato trenta minuti dopo la mezzanotte di ieri nella Circonvallazione Ortisiana, al Quartiere Sacro Cuore, in compagnia di altri due connazionali residenti a Scicli. Evidentemente aveva deciso di “muoversi” nelle ore notturne per non essere notato, in modo da potere fuggire. I carabinieri, però, non avevano abbassato la guardia ed hanno avuto ragione perchè una pattuglia ha individuato i tre e li hanno bloccati. Il fuggiasco è stato trasferito in caserma e poi nel carcere di Piazza Gesù. Ora oltre che di furto aggravato, deve rispondere di evasione e lesioni personali. Subito dopo la fuga Scicli e Modica erano state cinturate per non dare scampo al tunisino. Controlli effettuati da ogni parte e anche con l’ausillio di un elicottero. Il militare ferito allo stinco da un forte calcio era stato trasferito all’Ospedale Maggiore dove al pronto soccorso era stato curato e dimesso con una prognosi di dieci giorni. Il tunisino era finito in manette lo scorso 15 gennaio scorso per alcuni furti su auto in sosta in Via Bixio, a Scicli, quando un ragazzino di otto anni lo aveva segnalato al 112 dopo avere udito rumori sotto casa. Condannato e rimesso in libertà era stato, il 24 marzo successivo, colpito da “Ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari” emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Catania.

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