Vessava madre e fratello disabile. Ispica, condannato 42enne

Due anni e tre mesi di reclusione sono stati inflitti dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, all’ispicese Carmelo Zacco, 42 anni, disoccupato, accusato di estorsione e minacce aggravate. Nel 2006 lo aveva fatto arrestare la madre per la quale era diventato una costante spina nel fianco con ripetute richieste di denaro, fino a minacciarla con una scure, tentando di colpirla. La poveretta si salvò perché riuscì a farla franca anche la volta in cui si decise di denunciare il congiunto, dopo essersi rifiutata di dare soldi. I fatti risalgono al periodo compreso tra gennaio e marzo del 2006. In casa era un litigare violento continuo, e la donna viveva con l’incubo di potere essere uccisa. L’uomo, che è stato difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio, aveva reso la vita impossibile anche al fratello disabile che coabitava nella stessa casa. In un caso, infatti, giunse addirittura a minacciarlo di morte, perché era intervenuto per difendere la madre dalla consueta richiesta di soldi e la conseguente minaccia al rifiuto di consegnarglieli. Zacco in quell’occasione prese un coltello da cucina e minacciò di uccidete il fratello. Non pago mise a soqquadro la stanza del germano alla ricerca di soldi tra gli indumenti, rubando tutto il denaro che trovò. Originariamente all’imputato era stata contestata anche la rapina, reato per il quale è stato assolto. Il pubblico ministero, Diana Iemmolo, aveva chiesto la condanna tre anni e otto mesi di reclusione.

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