I problemi degli allevatori e del settore zootecnico discussi in un incontro a Ragusa

I problemi degli allevatori e del settore zootecnico sono stati presi in esame nel corso di un incontro tra presidente ed altri esponenti dell’associazione Confronto, ed un gruppo di produttori , stanchi di subire le conseguenze di una crisi che, per il comparto, ha raggiunto dimensioni devastanti con effetti indefinibili per l’economia iblea.
Negli allevamenti si continua a sperare in quella inversione di tendenza che non arriva. I costi di esercizio sono in continuo aumento mentre i prezzi, alla produzione, del latte e della carne, continuano ad abbassarsi in maniera umiliante e disarmante per gli imprenditori agricoli e zootecnici per gli effetti della forte concorrenza delle produzioni importate.
L’annunciata ulteriore riduzione del prezzo del latte ha messo giustificatamene in allarme la categoria.
Sulla questione si registra qualche isolata protesta. “Si riscontrano – dice Enzo Cavallo, presidente dell’Associazione “Confronto” – anche delle prese di posizione da parte di qualche amministratore che pur se apprezzabili appaiono insignificanti e di scarsa efficacia, perchè rapportate ad ambiti locali, limitati rispetto alla portata del problema e del dramma vissuto dagli allevatori.
Appare del tutto inconcepibile il silenzio dei naturali rappresentanti di categoria degli allevatori e l’ingiustificata ed inspiegabile inerzia dei rappresentanti Politici.
Se è vero che la zootecnia rappresenta un pilastro determinante per l’economia ragusana, il dramma vissuto dagli allevatori dovrebbe vedere mobilitata l’intera classe dirigente della provincia.
Quando si parla di prezzo del latte, il gioco al ribasso ed al massacro, denunciato nei giorni scorsi da Giovanni Schembari, presidente della cooperativa “Ragusa Latte”, impone a tutti di schierarsi e mobilitarsi a fianco e a favore degli allevatori, che rappresentano la parte più debole della filiera pur essondone la parte più importante.
Il tutto non può passare nell’indifferenza generale. C’è da soccorrere una categoria in ginocchio. C’è da salvare un settore di straordinaria importanza per la storia, per l’economia e per la vita della provincia di Ragusa che, anche per questo se non soprattutto per questo, non è più l’isola nell’isola o l’isola felice.
“Confronto” non può rimanere insensibile di fronte alla attuale situazione; non può ignorare le tante ragioni che fanno soffrire tanti imprenditori e tante famiglie; non può non rivolgere un costruttivo appello ai rappresentanti di Categoria ad intervenire, nel rispetto del loro ruolo, con iniziative ed azioni opportunamente mirate a salvaguardare un settore ed una categoria meritevoli della massima attenzione e della massima considerazione . Così come non può non richiamare l’attenzione dei Parlamentari e, loro tramite, dei Governanti , non importa se politici o tecnici, affinché non rimanga sottovalutata o addirittura ignorata una situazione tanto penalizzante per i boccheggianti operatori zootecnici che, anzichè essere premiati per i sacrifici imprenditoriali , personali e familiari affrontati , vivono ed operano in perenne difficoltà e si trovano, di fatto, lasciati soli ed abbandonati al loro destino fino al punto di non essere capiti , creduti e considerati nemmeno dai cittadini e dai consumatori, costretti, per la mancanza di regole e di controlli, a pagare i prodotti lattiero-caseari e zootecnici a prezzi tanto elevati da scoraggiarne l’acquisto.

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