Il prefetto della regione dell’Egeo, signora Maria Kypreou, ha affermato oggi di ritenere che la donna albanese rom trovata insieme alla bambina che potrebbe essere Denise Pipitone, ”non sia la madre” della piccola. Il prefetto, citata dalle tv, ha aggiunto tuttavia che si tratta di una sua opinione personale. Intanto è giunto questa mattina da Kos, si apprende da fonti dell’Interpol, il materiale biologico dell’albanese trentenne, dopo che ieri era pervenuto già quello della bambina, per fare il confronto del Dna. Se la rom non risultasse la madre della piccola, allora si confronterà il Dna della madre di Denise. Kypreou ha detto che l’albanese insiste nell’affermare di essere la madre della bambina, la cui presenza sull’isola di Kos, a nordest di Rodi, era stata segnalata da una turista italiana. La donna, che sarà interrogata oggi dal procuratore di Kos, era stata fermata già nel luglio scorso per possesso di documenti falsi di residenza e le erano stati dati 30 giorni per lasciare la Grecia, ma apparentemente non lo ha fatto o è tornata. Il prefetto, che ha visitato la bambina nel centro sociale dove è ospitata a Kos, ha aggiunto che il segno sotto l’occhio sinistro, simile ad un graffio, potrebbe non essere un segno di nascita ma più recente. La bambina, ha spiegato il prefetto, parla l’italiano meglio del greco, mentre l’albanese non parla per niente l’italiano. Fonti dell’Interpol hanno detto tuttavia che i risultati potrebbero esserci già stasera "o al massimo domani mattina". La polizia greca sta portando avanti il caso della bambina di Kos in stretto contatto con il funzionario italiano di collegamento dell’Interpol ad Atene commissario capo Giovanni Accardo.
Denise Pipitone: Il Dna sarà decisivo
- Settembre 12, 2008
- 11:34 am
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