Pozzallo, assolti sindaco e assessori. A giudizio funzionari e revisori dei conti

lucia de-bernardinProsciolti il sindaco e la giunta comunale di Pozzallo nel processo che verteva su due diverse indagini. Per entrambi il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, ha dichiarato il “non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste”. Se ridono il sindaco, Giuseppe Sulsenti, e gli assessori pro tempore, Salvatore Candiano, Carmelo Di Stefano, Guglielmo Puzzo e Attilio Sigona, accusati, nel primo caso, di falsità ideologica continuata e aggravata, non possono gioire, invece, i dirigenti comunali Giovanni Gambuzza, responsabile del Settore Tributario dell’ente, e Giovanni Modica, responsabile del settore finanzario, e i revisori dei conti Anita Inì, Salvatore Barrera e Chiara Iozzia, presidente e componenti dell’organismo, rinviati a giudizio per il prossimo 26 ottobre. L’aggravante era stata contestata perchè il reato sarebbe stato commesso singolarmente ed in concorso tra loro, in numero superiore a cinque, con più atti esecutivi. Tutti, secondo il capo d’imputazione, nello svolgimento delle loro funzioni, avrebbero preso parte al procedimento di formazione e approvazione del conto consuntivo indicando falsamente un introito superiore a quello che, nei fatti, sempre secondo l’accusa, era prevedibile.. In sostanza avrebbero avallato nel bilancio consuntivo dell’esercizio finanziario 2008, entrate tributarie accertate derivanti da recupero di evasione Ici per gli anni 2003-2004 per un milione 900 mila euro, importo non corrispondente a quello reale da quello accertato dal recupero evasione Ici per gli anni 2003 (anno intero) e 2004 (dieci avvisi). Stesso discorso per il bilancio 2009 nel quale erano previsti recuperi Ici dal 2005 al 2008 per 2.300.000 euro, non corrispondenti a quelli invece accertati dalla Guardia di Finanza(1.624.742,90 euro, importo che, comunque, si differenziava con quello che emerge dalle comunicazioni interne tra l’Ufficio Tributi e il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti). In questo procedimento era stata accorpata un’altra vicenda che vedeva indagati Candiano, Di Stefano e anche Ilenia Caruso e Rosaria Cugno, già assessori all’epoca della delibera dell’undici settembre 2009, tutti e cinque accusati di abuso d’ufficio per l’affidamento ad un tecnico della progettazione del Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali. Il piemme Francesco Puleio aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti. La difesa era composta dagli avvocati Enzo Galazzo, Enzo Cavallo, Michele D’Urso, Roberto Borrometi, Giacomo Iozzia, Piero Rustico, Bartolo Iacono, Enzo Galazzo, Elia Amore, Salvatore Campanella, Giorgio Terranova, Vincenzo Iozzia, Maria Grazia Gerratana e Giuseppe Avveduto.

  Stesso discorso per il bilancio 2009. Il secondo procedimento aveva coinvolto altri assessori dell’epoca insieme Candiano e Di Stefano, infatti,  e anche Ilenia Caruso e Rosaria Cugno, già assessori all’epoca della delibera dell’undici settembre 2009, tutti e cinque accusati di abuso d’ufficio per l’affidamento ad un tecnico della progettazione del Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali. Il piemme Francesco Puleio aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti. La difesa era composta dagli avvocati Enzo Galazzo, Enzo Cavallo, Michele D’Urso, Roberto Borrometi, Giacomo Iozzia, Piero Rustico, Bartolo Iacono, Enzo Galazzo, Elia Amore, Salvatore Campanella, Giorgio Terranova, Vincenzo Iozzia, Maria Grazia Gerratana e Giuseppe Avveduto

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