Blitz antiassenteismo al Comune di Modica. Concluse le indagini. Centosei i dipendenti indagati

Avviso di conclusione delle indagini per l’operazione antiassenteismo conclusa l’undici maggio del 2010 al Comune di Modica, svolta da polizia e guardia di finanza. Sono centosei le persone destinatarie dell’avviso, tutti dipendenti e funzionari dell’ente civico, in grossa parte della sede centrale di Corso Umberto, nei confronti delle quali è ipotizzata la truffa aggravata. In questi giorni agenti del commissariato e delle fiamme gialle sono impegnati nella notifica degli atti prima ai difensori, in tutto dodici di cui otto d’ufficio e quattro di fiducia(è chiaro che molti, a questo punto, si rivolgeranno ai loro legali). Sono due stralci di notifiche, uno di ottantotto dipendenti e un altro di diciotto. Originariamente erano, addirittura, centoventitrè le persone iscritte nel registro degli indagati. Dal momento della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, gli interessati avranno circa venti giorni per motivazioni a discolpa o per chiedere, magari, di essere interrogati dal pubblico ministero, dopodiché quest’ultimo valuterà se sussistano le condizioni per chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio. L’undici maggio 2010 fu l’atto conclusivo di un’indagine che durava da diverse settimane. Quel pomeriggio, giornata di rientro negli uffici, alle 15,05, scattò il blitz in Municipio. A fronte di 68 impiegati che avrebbero dovuto essere presenti negli uffici come dalla rilevazione dei tabulati delle presenze, solo 43 erano stati identificati e trovati regolarmente sul posto di lavoro. Alcuni di essi erano stati trovati in possesso di dieci badges regolarmente timbrati, appartenenti a dipendenti comunali, non presenti all’atto dell’intervento. I badge erano stati sottoposti a sequestro penale. All’esterno dell’edificio comunale erano stati identificati una ventina di impiegati. Subito dopo erano stati sentiti, altresì, con le garanzie difensive, diversi impiegati trovati in possesso dei badge appartenenti ad altri dipendenti comunali non presenti sul posto di lavoro al fine di individuare le relative responsabilità. Pare che la Procura avesse avanzato al Gip richiesta di custodia cautelare in carcere per alcuni dipendenti che il magistrato ha rigettato. Nello stesso giorno era stato effettuato un blitz anche al Poliambulatorio Asp di Via Aldo Moro. L’indagine in questo caso è andata più spedita(ci furono degli arresti).

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