Lite con coltellate a Pozzallo. Il Gip scarcera Pizzo. resta in carcere Biazzo

Non sono stati convalidati dal Gip del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, gli arresti dei pregiudicati pozzallesi Vittorio Pizzo e Giovanni Biazzo, entrambi ventiquattrenni. Il primo è stato rimesso in libertà, mentre al secondo è stata applicata lo stesso la misura cautelare in carcere, per cui resta richiuso a Modica Alta. Biazzo, accusato di tentato omicidio, estorsione ed evasione dagli arresti domiciliari, durante l’interrogatorio di garanzia effettuato davanti ai suoi difensori, gli avvocati Carmelo Scarso e Raffaele Pediliggieri, ha sostenuto di non avere accoltellato Pizzo ma di averlo colpito durante la colluttazione, quando avrebbe chiesto di riavere il cellulare della compagna, con una chiave che aveva in mano. Riguardo al coltello, ha spiegato che quando si sono presentati a casa sua i carabinieri per invitarlo in caserma, stava facendosi un panino e non ha pensato di posare l’arma bianca portandosela dietro(era un coltello da cucina). Pizzo, sorvegliato di pubblica sicurezza, arrestato per spaccio di droga,, assistito dall’avvocato Enrico Cultrone, ha detto di essere stato aggredito e non avere ceduto droga ad alcuno. La droga l’avrebbe, invece, ricevuta. Il Gip ha ritenuto più convincente quest’ultima versione. I due erano stati arrestati la scorsa settimana dai carabinieri. Pizzo, secondo gli inquirenti, avrebbe ceduto della droga alla convivente di Biazzo. In cambio avrebbe avuto un acconto in soldi e un telefonino che avrebbe riconsegnato nel momento in cui avrebbe versato l’intera somma. Giovedì scorso Vittorio Pizzo, si sarebbe portato a casa di Biazzo per chiedere il saldo ma in cambio avrebbe ricevuto tre coltellate al volto, anche se non gravi. Pizzo era stato rintracciato nel Pte di Pozzallo mentre si faceva medicare.

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