Feriti durante la processione di San Giorgio a Modica, rinunciano al risarcimento

Niente richiesta di risarcimento danni all’azienda fornitrice dei fuochi d’artificio, improvvisamente esplosi in Piazza San Giovanni domenica sera durante la processione del simulacro di San Giorgio. I quattro feriti, due portatori e altrettanti devoti, hanno deciso di non presentare alcuna querela nei confronti dell’artificiere che, per onore di verità, si era immediatamente reso disponibile ad ogni azione risarcitoria. Un atteggiamento apprezzato dalle quattro persone finite al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore che, invece, hanno concordato con lo stesso che l’anno prossimo, l’artigiano metta a disposizione una certa somma per i fuochi d’artificio. “In buona sostanza – puntualizza A.S., una delle parti lese, che è un portatore – se saranno finanziati con una somma “tot” i fuochi artificiali, la ditta aggiungerà di suo una quantità che non sarà a carico della parrocchia. Questo perchè vogliamo dare un segno di devozione, perchè non intendiamo speculare sulla vicenda e perchè lo stesso artificiere è stato immediatamente disponibile ad ogni soluzione risarcitoria”. Come si ricorderà, durante la riflessione religiosa in Piazza San Giovanni, le tre scatole contenenti i “fuochi” da utilizzare in loco si erano capovolte e il contenuto era esploso. Una parte era finita nella scalinata dove si trovavano centinaia di fedeli, un’altra nella zona dove si trovavano i fedeli. Tutto questo non esclude che possano esserci responsabilità penali.

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