Vittoria: Per una gestione dell’acqua pubblica e partecipata Il Centro-destra lascia l’aula consiliare mentre la Sinistra e il Centro-sinistra votano compatti

Ieri sera il Consiglio Comunale di Vittoria ha deciso di appoggiare la proposta di legge di iniziativa popolare “Per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ri-pubblicizzazione del servizio idrico” e di aderire ufficialmente al Coordinamento dei Comuni che a livello nazionale sostengono la necessità di considerare l’acqua come Bene Comune e quindi da svincolare da ogni logica di privatizzazione. La proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ha già raccolto più di quattrocentomila firme. La maggior parte dei gruppi consiliari di centro-destra ha deciso di non partecipare al voto, qualcuno si è astenuto. I componenti del gruppo dell’MPA hanno lasciato l’aula e il Presidente del Consiglio D’Amato (MPA) si è astenuto. Comisi di Forza Italia ha invece coraggiosamente appoggiato la proposta spaccando il suo gruppo consiliare E’ da registrare positivamente un voto unanime e compatto di tutte le forze consiliari che si richiamano alla Sinistra e al Centrosinistra su una questione così importante. Occorre ripensare la gestione dell’acqua, dotarsi di nuovi strumenti e di nuove pratiche, in quanto finora anche in Sicilia e provincia di Ragusa (vedi il caso di S.Croce Camerina con canoni saliti alle stelle) le attuali forme di gestione risultano obsolete e inadeguate. Inoltre la privatizzazione, portata avanti in questi anni in diverse aree siciliane e italiane (vedi in Lazio e in Lombardia), si è dimostrata finora una strada pericolosa, che svantaggia i consumatori e che aggrava ulteriormente il problema: le tariffe sono salite alle stelle e il servizio ha perso di qualità. Bisogna arrestare i processi di privatizzazione dell’acqua che assume, nel XXI secolo, le caratteristiche di un problema di civiltà, che chiama in causa politici e cittadini, che chiede a ciascuno di valutare i propri atti, assumendosene la responsabilità rispetto alle generazioni viventi e future. Vittoria, 17 Settembre 2008