Una verifica sul campo dall’esito positivo per i riscontri acquisiti. Un’attività di sensibilizzazione che non finirà con questo appuntamento che, anzi, segna l’inizio di una nuova fase per tentare di risolvere i molti, forse troppi, problemi che attanagliano la categoria degli ambulanti. E’ questo il succo della “missione” svolta ieri, sabato mattina, dal coordinatore cittadino di Grande Sud, Andrea La Rosa, che, assieme ad altri militanti e simpatizzanti di partito, ha incontrato gli operatori commerciali del mercato settimanale che stazionano nei pressi della Fiera Emaia.
“Una quarantina gli operatori – dice La Rosa – con cui ho avuto modo di soffermarmi, da una bancarella all’altra, sulle questioni più impellenti relative alla migliore funzionalità per la struttura mercatale che, al pari di altre realtà che dovrebbero garantire lo sviluppo di questa città, segnano, purtroppo, il passo. Inutile soffermarsi sulle critiche rivolte all’indirizzo dell’Amministrazione comunale che, anzi, appena saputo del mio intervento, ha cercato di correre ai ripari convocando d’urgenza, per martedì pomeriggio, nell’ufficio dell’assessore al ramo, un confronto tra le parti. I problemi, però, restano tutti e sono amplificati dalla grave crisi economica con cui anche questo comparto fa i conti”.
“Disagi – continua La Rosa – che hanno a che vedere con l’igiene ambientale, con la mancanza di un’adeguata regolamentazione della struttura, con l’assenza di una visione complessiva sul futuro da destinare a questo mercato del sabato. Come sempre, si naviga a vista e, a farne le spese, sono, in questo caso, i venditori ambulanti. A questi ultimi abbiamo assicurato che, nella qualità di esponenti dell’opposizione, ci daremo da fare per sollecitare l’Amministrazione comunale ad adottare tutte quelle misure che si rendono necessarie per superare i disagi riscontrati. Fungeremo da pungolo nei confronti della Giunta Nicosia per riuscire ad ottenere qualche concessione positiva. Ad ogni modo, continueremo, periodicamente, ad ascoltare le esigenze degli operatori del comparto che hanno anche soltanto bisogno di potere esternare ai rappresentanti delle istituzioni le loro difficoltà”.