Modica – Siracusa il giorno dopo: i due sindaci condannano i gravi fatti del dopo gara

Tutto faceva supporre ad una bella giornata di sport. Il sindaco, Antonello Buscema, i vice sindaci di Modica e Siracusa, Enzo Scarso e Francesco Sgarlata, al centro del campo a scambiarsi doni, il prefetto ed il questore di Ragusa, Fanara e Oddo, presenti all’evento, tifoserie saggiamente rilassate. Niente screzi sugli spalti, qualche coro che è d’uopo. Nulla che facesse supporre ad un prologo di sangue. La condanna è generale. Il sindaco Buscema: “Ho profonda indignazione – dice – unitamente a quella di tutta la città nel condannare l’azione a delinquere che ha caratterizzato il dopo partita. Dopo il saluto e il gesto di amicizia che le due città si sono scambiate prima del fischio di inizio e dopo lo svolgimento di una gara corretta sia in campo che sugli spalti, si è registrato l’episodio delinquenziale che ha fatto una vittima del tutto estranea all’avvenimento sportivo. Alla condanna del gesto, i cui autori, che grazie ad una rapidissima azione di polizia, sono stati assicurati alla giustizia, rivolgo l’augurio mio personale e della Città per il giovane affinché possa prontamente ristabilirsi. Il gesto di 3 scalmanati, comunque, non può inficiare i rapporti di buona amicizia tra le due città, i sodalizi calcistici e le rispettive tifoserie”. Dal capoluogo aretuseo arrivano le scuse del sindaco, Roberto Visentin che ha scritto al collega modicano: “A nome mio personale, della Giunta e dell’intera città, giungano i più profondi sentimenti di solidarietà per l’episodio del quale si sono resi protagonisti ieri alcuni teppisti. Episodi come questi macchiano l’immagine della città e della parte sana della tifoseria siracusana che mercoledì ha assistito alla partita contro il Modica, peraltro svoltasi regolarmente e senza episodi di violenza. Come Amministrazione abbiamo condiviso con la Tua Amministrazione e con il pubblico presente allo stadio, nel pre-partita, alcuni valori che oggi ribadiamo, come ribadiamo la convinzione che lo sport debba essere un momento di grande crescita soprattutto sociale, che il calcio deve avvicinare e non dividere, che la violenza, anche solo quella verbale, deve essere tenuta lontana. La città di Siracusa si scusa per quanto accaduto ed è vicina alla città di Modica, alla giovane vittima dell’aggressione e ai suoi familiari. A loro, ti prego di formulare i migliori auguri per una pronta guarigione”. In campo politico la condanna è unanime: sdegno e disapprovazione è espressa dal Partito democratico. “Lo sport è simbolo di correttezza e di civiltà – dice il Pd – e non può certo essere infangato da atti di questo tipo. Esprimiamo soddisfazione per l’operato delle forze dell’ordine che, vigilando attentamente durante la partita, hanno contribuito a mantenere un clima pacifico e sereno durante l’incontro”. L’onorevole Riccardo Minardo non è da meno. “Non è giustificabile che una sana giornata di sport possa trasformarsi per i tifosi ed in questo caso per una famiglia – dice – in una semi-tragedia. E’ necessario attuare il pugno duro nei confronti di questi facinorosi”.

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