La villetta di Cirica(Ispica). Incardinato il processo contro la moglie del Governatore Lombardo

Saveria Grosso, moglie del Governatore, Raffaele Lombardo, imputata ieri mattina davanti al Giudice Onorario del Tribunale di Modica, Francesca Aprile, per la vicenda della villetta sulla scogliera di Cirica, a Ispica. E’ stato, infatti, incardinato il processo nel quale sono imputati anche il direttore dei lavori ed il legale rappresentante dell’impresa che li ha eseguiti, Alberto Miceli e Giuseppe Presti, tutti difesi dall’avvocato Salvatore Poidomani del locale Foro. Era stato il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, a chiedere la citazione diretta dei tre. Il pubblico ministero ha chiesto in apertura l’ammissione dei testi d’accusa, mentre la difesa non ne ha proposti ma ha chiesto il contro esame. La villetta era già stata sequestrata e i lavori erano cominciati nel 2004 su quello che era un vecchio rudere. Dopo il dissequestro, ottenute le autorizzazioni mancanti, i lavori erano ripresi. La magistratura modicana sequestrò nuovamente l’immobile. Nel mese di maggio dello scorso anno la Corte di Cassazione aveva rigettato l’istanza per il dissequestro presentata dall’avvocato Poidomani. La struttura di Ispica, originariamente, era stata acquistata da Lombardo che, poi, l’aveva “donata” alla moglie. La villetta, di settanta metri quadrati circa e che si affaccia sul mare, secondo la difesa era esistente quando Lombardo l’aveva acquistata. Il Governato, insomma, avrebbe solo proceduto alla sua ristrutturazione, mentre l’accusa ritiene che al momento dell’acquisto era solo un rudere. L’indagine edilizia scaturì dalla denuncia presentata all’epoca da un lavoratore della Forestale. Nel 2004 c’era stato il primo sequestro preventivo, quello del basamento. Il processo proseguirà in ottobre

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