Pozzallo. Era ai domiciliari. Viola gli obblighi, arrestata dai Carabinieri. Torna in carcere.

Alessandra Fumìa, 20 anni, pregiudicata di Pozzallo si sono aperte le porte dell’Istituto Penitenziario di Ragusa. I Carabinieri della Compagnia di Modica l’hanno, infatti, tratta in arresto in esecuzione di un’ordinanza di revoca degli arresti domiciliari con contestuale ordine di custodia cautelare in carcere emessa nei giorni scorsi dal Tribunale di Modica. La giovane, già condannata per droga, più volte aveva disatteso la restrizione domiciliare e per questo erano state diverse le segnalazioni inoltrate all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri della Stazione di Pozzallo. La Fumìa era stata sottoposta agli arresti a casa il 22 dicembre 2011 a seguito del suo arresto operato alla fine del 2010 dai Carabinieri della Compagnia, che l’avevano sorpresa sul pullman di ritorno da Palermo in possesso di dieci grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina. In quella circostanza fu arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di droga alla stessa stregua della sua compagna di viaggio palermitana, C.M.B., di 19 anni. Quando i carabinieri le fermarono avevano cercato di nascondere la droga nel reggiseno ed una parte l’avevano gettata sul tappetino posteriore della “Gazzella”.. Nei giorni scorsi era stato sottoposta a controlli da parte dei Carabinieri di Pozzallo che l’hanno sorpresa mentre era intenta a comunicare con persone estranee al suo nucleo familiare, peraltro censurate, in dispregio agli obblighi impostigli al momento della sottoposizione agli arresti domiciliari. In almeno un’ occasione la ragazza si sarebbe poi allontanata arbitrariamente dalla sua abitazione integrando il reato di evasione. Le condotte delittuose della ragazza sono state prontamente segnalate all’Autorità giudiziaria che, in accoglimento della richiesta dei militari e non ritenendo gli arresti domiciliari idonei ad assicurare le esigenze cautelari emerse sul suo conto, ha disposto la sua immediata carcerazione in un istituto penitenziario. Dopo le operazioni di foto segnalamento eseguite presso la caserma modicana di via Resistenza Partigiana la Fumìa è stata incarcerata presso la casa circondariale di Ragusa. Lo scorso mese di gennaio aveva subito, per lo stesso reato, un’altra condanna a quattro anni e due mesi di reclusione e diciottomila euro di multa

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