“Ho vissuto un’esperienza bruttissima, ma per favore, che tutto questo non infanghi lo sport ed il calcio. Non c’entra nulla”. Ivan Belluardo, 18 anni, è una “vittima per caso”. Mercoledì aveva intenzione di trascorrere qualche ora in compagnia della sua ragazza, ma uno scambio di persona e la “follia” delinquenziale lo hanno reso tragico protagonista di un pomeriggio che non dimenticherà. Gli eventi di quei minuti le ha ripetute a iosa ai tanti che sono andati a trovarlo nella stanza numero 3 del reparto di Chirurgia generale dell’ospedale “Maggiore” di Modica. “Avevo intenzione di andare allo stadio – racconta -. Lo avevo detto anche a mia mamma. Poi però dopo pranzo mi sono messo sul divano e mi sono addormentato. Mi sono risvegliato verso le 17. Ho preso la moto (un Liberty 125) per andare verso Ragusa dalla mia ragazza”. Cronaca di un pomeriggio come tanti altri, ma il “fattaccio” era dietro l’angolo. “Ero sulla statale, al Polo Commerciale – prosegue Ivan -. Ho incontrato tutta una fila di auto ed ho subito pensato: “Sono i tifosi siracusani”. Ho visto passare degli scooter con a bordo dei ragazzi modicani che insultavano le auto e, da dentro, ricambiavano. Tutt’ad un tratto l’auto davanti a me, all’altezza de “Le Liccumie” ha rallentato ed io con questa, quando mi sono visto arrivare tre persone che mi urlavano ingiurie. Io ho provato a spiegare che non c’entravo nulla. Mi è però arrivato un pugno fortissimo che mi ha fatto cadere dalla moto – racconta ancora Ivan – e poi calci, colpi da tutte le parti. Non sono riuscito a difendermi. Da lì in poi, credimi – ci dice -, non mi ricordo più nulla”. Ivan ama il calcio. E’ lo sport di famiglia. Lo scorso anno ha anche militato nella formazione juniores del Modica, mentre quest’anno si allena con la formazione under 21 del Pro Scicli di calcio a cinque. “Ho tifato per il Modica, negli anni dell’Eccellenza, della D, della C, negli anni di Rigoli e di Aurnia – afferma ancora la “vittima per caso” -. Amo il calcio, sin da piccolo”. Che c’entra tutto questo con il calcio? “Nulla – risponde – e quello che più mi dispiace è che invece tutti parlano male del calcio per colpa di questi delinquenti. Sono più che convinto che quei tre non sapessero nemmeno chi ha segnato del Siracusa o la formazione che è scesa in campo”. Cosa vuoi dire a Siracusa città ed alla tifoseria azzurra? “Isolateli – dice -. Non devono rovinare l’immagine di una tifoseria bella come quella siracusana. Grazie a tutti per il sostegno”.
GLI SCONTRI DEL POST MODICA-SIRACUSA. LA VITTIMA: “Queste cose non possono macchiare la bella tifoseria siracusana”. Intervista a Ivan Belluardo
- Settembre 19, 2008
- 9:20 pm
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