Uffici giudiziari. Gli avvocati: la Regione faccia la sua parte

L’Unione degli Ordini Forensi della Sicilia “sprona” il Governo Regionale a intervenire presso il Governo centrale affinchè tutte le attività connesse all’adozione dei decreti attuativi della legge delega sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari siano espletate, attraverso un confronto tecnico‐istituzionale con le rappresentanze locali, con la necessaria attenzione per tutte le realtà dei singoli Tribunali sub-provinciali esistenti nel territorio regionale e per le peculiarità che caratterizzano ciascuno di essi in relazione a sopravvenienze, emergenza criminalità, esistenza di edilizia giudiziaria moderna ed efficiente o assenza di infrastrutture e collegamenti. La richiesta, in questi termini, è stata concordata nel corso di un incontro del direttivo svoltosi a Caltanissetta la presenza di Presidenti degli Ordini, compreso quello di Modica, Ignazio Galfo. “La legge di conversione – è spiegato – contiene una delega affinché il Governo adotti, nei successivi dodici mesi, uno o più decreti legislativi idonei a riorganizzare la distribuzione nel territorio nazionale degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento dell’efficienza, sulla base di princìpi e criteri direttivi compendiati nella norma. Tuttavia la riduzione della spesa si deve intendere nell’unico significato ammissibile, e cioè di riduzione o eliminazione degli sprechi delle risorse pubbliche.” In Sicilia esistono ben dieci tribunali sub-provinciali che ricadono in zone o autenticamente assediate dalla criminalità organizzata, o caratterizzate da continui flussi migratori di clandestini.

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