Apertura di nuove farmacie a Modica. Nigro, procedura viziata

È con una mozione d’indirizzo al Consiglio comunale di Modica che il capogruppo di “Territorio”, Paolo Nigro, solleva la questione riguardante l’apertura di quattro nuove farmacie in città. “L’operato del Sindaco mi costringe, ancora una volta, a fare ricorso ad una specifica mozione di indirizzo – afferma Paolo Nigro -. Ritengo che la procedura seguita dal Comune di Modica, per l’apertura di quattro nuove farmacie, come deciso e posto in essere dal Sindaco, risulti viziata. Fra le più importanti motivazioni – continua il Consigliere -: La scelta delle quattro zone ove allocare le nuove farmacie è stata fatta dal Sindaco, sotto il profilo dell’indirizzo politico, in maniera unilaterale, con una semplice comunicazione. La lettera inviata all’Assessorato Regionale della Salute è priva dei pareri espressi dall’ASP N.7 e dall’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Ragusa. Mancato coinvolgimento della Giunta e del Consiglio comunale. Ritengo che il Presidente del Consiglio Comunale, – conclude Nigro -, nella sua qualità di garante della istituzione consiliare,  debba insorgere e mettere in campo tutta la sua autorevolezza per pretendere dal Sindaco il rispetto ed il riconoscimento del ruolo dell’organo collegiale. Chiedo, inoltre, di verificare la possibilità di inserire fra le quattro zone, ove allocare le nuove sedi farmaceutiche, anche l’istituzione di una “Farmacia Rurale”. “Le quattro nuove farmacie sono state individuate nelle seguenti zone – afferma il Sindaco Buscema -: Marina di Modica, Michelica (per servire anche la zona di Cava Ispica/Cannizzara), Via Fosso Tantillo (per servire la zona del Pirato), Via Loreto (per servire anche la zona di Frigintini). La procedura per l’individuazione di queste zone non prevedeva in alcun modo il coinvolgimento del Consiglio comunale – conclude Antonello Buscema – ma solo dell’Asp e dell’Ordine dei Farmacisti. Proprio quest’ultimo ha insistito per queste quattro indicazioni, nonostante l’Amministrazione avrebbe preferito localizzarle in zone più periferiche per servire meglio il territorio”.

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