Progressioni verticali al Comune di Modica. L’accusa chiede la condanna per ex sindaco e assessori e 15 rinvii a giudizio

Quarantadue mesi di reclusione ciascuno per Piero Torchi e Carmelo Drago, rispettivamente ex sindaco ed ex assessore, difesi dall’avvocato Mario Caruso, i soli a chiedere il processo con l’abbreviato che il Gip ha concesso. Sono le richieste del  pubblico ministero, Francesco Puleio,  Per la sentenza, il Gup, Lucia De Bernardin, del Tribunale ha fissato l’udienza al prossimo 31 maggio, quando deciderà anche per gli altri quindici coimputati per i quali il piemme ha chiesto il rinvio a giudizio. Si tratta del processo per l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza, sul presunto danno erariale di 300mila euro al Comune di Modica per le procedure, che, secondo gli inquirenti, sarebbero state seguite attraverso il riconoscimento di qualifiche superiori ai dipendenti comunali, le cosiddette “progressioni verticali”, senza concorsi pubblici o riferimenti a graduatorie esistenti. Oltre a Torchi e Drago, sono imputati il segretario generale dell’epoca, Carmelo Colombo, e quattordici dirigenti pro tempore. Tutti sono accusati di abuso d’ufficio. I fatti si rifanno al periodo compreso tra il 2006 e il 2008. All’allora sindaco è contestato anche il tentato abuso d’ufficio per presunti favori elettorali ottenuti in cambio del conferimento arbitrario degli incarichi a 180 dipendenti comunali. Dalle indagini sarebbero emerse numerose determine dirigenziali, tramite cui i finanzieri avrebbero accertato la presunta illegittimità sul conferimento delle mansioni superiori. Ieri hanno discusso gli avvocati Franco e Michele D’Urso, Giuseppe Nigro, Vincenzo Iozzia, Giorgio Assenza e Tommaso Tamburini, nell’ultima udienza toccherà ai colleghi Salvatore Poidomani, Ignazio Galfo, Fabio Borrometi, Bartolo Iacono e ancora Caruso. Gli atti non sarebbero stati motivati da obiettive esigenze di servizio, ma redatti sulla base della discrezionalità dei dirigenti, che motivavano queste azioni con la necessità di coprire i posti vacanti scaturiti dalla rimodulazione dei settori e dei servizi comunali.

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