Aveva cercato di stuprare una barista modicana. Condannato a quattro anni “Gianni il rumeno”

“Gianni il rumeno” condannato a a quattro anni e due giorni di reclusione per violenza sessuale ai danni di una barista di Modica. E’ stato processo col giudizio abbreviato dal Gup del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin. Il pubblico ministero, Francesco Puleio, aveva chiesto sei anni e sei mesi di carcere. Ha potuto, insomma, a beneficiare della riduzione della pena. Era difeso dall’avvocato Ignazio Galfo. Era stato arrestato dalla polizia lo scorso ottobre per il tentativo di stupro e, comunque, per la violenza nei confronti della dipendente di un pub di Corso Umberto. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia “Gianni il rumeno” aveva risposto sommariamente alle domande del Gip, ammettendo di essersi recato nel locale già abbastanza ubriaco. Qui c’era la ventiseienne vittima che, secondo l’uomo, stava bevendo del vino. I due avrebbero parlato e bevuto assieme. L’uomo, su indicazioni della vittima, fu trovato nel locale in mutande e con gli scarponi da lavoro calzati. Secondo il racconto della giovane barista, Gianni il rumeno avrebbe cominciato a farle delle avances e al repentino rifiuto avrebbe cercato di stuprarla all’interno del locale dove erano rimasti da soli, dopo che la titolare era andata via. La reiterata richiesta di un rapporto sessuale e l’ennesimo rifiuto avrebbero fatto perdere ancora di più la ragione all’uomo che, non riuscendo ad ottenere un rapporto sessuale, aveva preso a picchiare la donna procurandole traumi, contusioni e una micro frattura alla mandibola. La malcapitata aveva rintracciato la titolare che a sua volta avrebbe chiesto l’aiuto della polizia. Il giudice ha stabilito un risarcimento danni in favore della donna, patrocinata dall’avvocato Giovanni Di pasquale, che sarà quantificato in separata sede.

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