VITTORIA, CONTO CONSUNTIVO 2011, IL CONSIGLIERE PROVINCIALE IGNAZIO NICOSIA “ECCO PERCHE’ HO VOTATO NO AD UNO STRUMENTO PRODOTTO DA UN ENTE CHE HA ASSOLTO SOLO AL RUOLO DI CONTRIBUTIFICIO”

“E’ la forza della coerenza. La forza di chi aveva immaginato che la gestione della spesa fosse fatta in un certo modo e che, a malincuore, ha dovuto prendere atto di avere avuto ragione”. Così il consigliere provinciale del Pdl, il vittoriese Ignazio Nicosia, presidente della Prima commissione a palazzo di viale del Fante, spiega le ragioni della bocciatura del conto consuntivo 2011 durante la seduta dell’altra sera. “Avevo già bocciato il bilancio di previsione – commenta Nicosia – e mi sono reso conto di avere fatto bene. Perché dico questo? Perché la Provincia regionale di Ragusa, in questi ultimi dodici mesi, ha assolto semplicemente ad un compito: quello di un contributificio. Piuttosto che erogare risorse per i servizi e potenziare quelli già esistenti, si è preferito spendere i soldi per sostenere feste e festini, in una sola parola: dare forza all’effimero. Non abbiamo capito che quell’era si è conclusa già da un pezzo? Non abbiamo compreso che occorre passare ad altro? Sono rimasto deluso da questo atteggiamento. E, non a caso, così come avevo già messo in luce con voce critica durante i mesi scorsi, ho detto no al consuntivo. Se penso, poi, che, di recente, abbiamo assistito al distacco della corrente elettrica in alcuni istituti scolastici gestiti dalla Provincia proprio perché non venivano pagate le bollette, mi chiedo che senso abbia avuto tutto questo, che senso abbia avuto, ad esempio, contribuire con ben 13mila euro al concerto di Renzo Arbore dove, tra l’altro, occorreva pagare un biglietto sostanzioso per entrare. Non ce l’ho con Arbore, per carità, artista di grande fama, ma è chiaro che ho portato questo esempio per mettere in luce una gestione poco accorta, tesa a favorire quante più persone possibili, erogando somme a tempesta e senza avere chiaro in testa un disegno di crescita ben preciso del nostro territorio. Era ovvio che votassi no al consuntivo”.

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