Recupero funzionale di palazzo Tumino, l’Ascom di Ragusa presenta l’innovativo progetto “Il centro in centro” con la creazione di un albergo e di un avveniristico centro commerciale

L’opportunità di volere dotare Ragusa superiore di un “Centro” conduce ad un momento di riflessione: che sia giunto il momento di pensare “il futuro” del cuore della città capoluogo? E’ questo l’interrogativo a cui si è cercato di rispondere nel corso della conferenza stampa promossa dalla sezione Ascom di Ragusa nel corso della quale è stato presentato il progetto “Il Centro in centro”. Erano presenti il presidente della sezione Ascom, Cesare Sorbo, assieme al responsabile sezionale, Giuseppe Campo, il promotore del progetto, Gianni Gulino, assieme ai componenti del gruppo di progettazione, l’architetto Bruno Cosentini e l’ingegnere Giuseppe Cicero, il presidente di Commerfidi, Salvatore Guastella, il vicepresidente provinciale di Confcommercio, Enzo Buscemi, oltre al vicepresidente della Camera di commercio, Angelo Chessari. L’Amministrazione comunale di Ragusa era rappresentata dal vicesindaco Giovanni Cosentini e dall’assessore allo Sviluppo economico, Sonia Migliore.
“Sforzi come la riqualificazione di via Roma – ha affermato l’architetto Cosentini nell’illustrare il progetto – vanno visti come l’inizio e non la fine di un percorso. Un percorso che deve vedere anche la riqualificazione di piazza Libertà, di viale Tenente Lena, di piazza Stazione, dello Scalo Merci, della vallata Santa Domenica, del quartiere Carmine-Putie, e così via. Solo così si verrebbe a creare un’area vasta pedonale ben attrezzata e servita che, se si pensa pure alla piazza di San Giovanni, offrirebbe al cittadino e al visitatore molte occasioni e opportunità affinché possa ritornare a frequentare il centro”. Il presidente Sorbo ha sottolineato che “in questo contesto di sviluppo si inserisce il progetto di rifunzionalizzazione del palazzo che da viale del Fante, e percorrendo tutta via Mons. Rizzo, si estende unitariamente fino a piazza Stazione, il cosiddetto palazzo Tumino”. Ai suoi piani in elevazione (circa 22.500 mq) si aggiungono altri tre piani interrati destinati a parcheggi (circa 7.500 mq). La destinazione d’uso è stata racchiusa in due principali categorie: albergo e centro commerciale. L’albergo potrà essere dotato fino a circa 150 camere per una superficie complessiva di 12.500 metri quadrati, sviluppata su più piani, di una sala conferenze per 350 posti, di altre sale riunioni per 120 posti e di tutti i servizi necessari ad una ospitalità confortevole e di ottimo livello. L’accesso all’albergo sarà su via Mons. Rizzo. I primi due piani, con ingresso da viale del Fante e da piazza Stazione, saranno destinati a centro commerciale, con annessi servizi di ristorazione, per una superficie complessiva di circa 6.500 metri quadrati.
“L’ultimo piano, sul lato viale del Fante – ha aggiunto Gulino – accoglierà un ristorante (circa 1.100 mq) destinato alla fruizione non solo degli ospiti dell’albergo ma sarà aperto al pubblico. Potrà godere di una vista panoramica sulla città. Le terrazze di copertura saranno utilizzate principalmente per il posizionamento delle complesse macchine che gestiranno il confort interno”. Dal punto di vista architettonico è stata mantenuta la caratteristica orizzontalità accentuata dai fascioni che corrono ininterrotti per tutto il lunghissimo perimetro dell’edificio. L’uso di vetrature di cromia diversa ed il taglio diagonale nella separazione dei colori renderà più dinamica e ritmata la lunga facciata. Gli accessi da viale del Fante, da piazza Stazione e da via Mons. Rizzo, segneranno la nuova immagine del palazzo, pur nella continuità degli orizzontamenti di cui si diceva prima. Delle tettoie sorrette da sottili ed altissime colonne in acciaio segneranno in maniera inequivocabile gli ingressi, diventando piazze coperte ma percorribili liberamente. “Dal portico su viale del Fante – ha continuato Gulino – si potrà accedere al foyer del centro commerciale (a tutta altezza e realizzato in vetro e acciaio) che svolge anche la funzione di distribuzione sia dei percorsi orizzontali che verticali. La sua trasparenza consentirà percettivamente di mantenere la continuità visiva con la piazza e il viale. Dallo spiazzo antistante si potrà raggiungere via Mons. Rizzo a mezzo di una ampia e comoda scalinata a più rampe”. Gulino ha poi spiegato che il progetto è di massima e già cantierabile.
“Trovati i fondi e risolte tutte le questioni autorizzative – ha continuato – sono programmati 24 mesi, dall’avvio dei lavori, per la realizzazione”. Entusiasti sui contenuti del progetto gli assessori Cosentini e Migliore che hanno puntato sulla inevitabilità di una sinergia tra tutti i soggetti convolti per fare sì che questo progetto possa diventare realtà. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vicepresidente Camcom. “Ci sono tutti gli elementi – ha detto Chessari – affinché tutti i passi previsti possano essere fatti con la dovuta accortezza, raggiungendo un livello di compenetrazione tra le varie parti in causa che è l’unico che ci può fare uscire da questa difficile situazione”. Tra le ipotesi realizzative, anche quella legata alla creazione di un consorzio tra commercianti che, con appositi supporti finanziari, potrebbero reggere la sostenibilità del percorso prefigurato.

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