Concessioni edilizie a Modica. Nuove polemiche

Non bastava il problema sollevato dai cittadini del quartiere “Vignazza” con l’alveo del Torrente Pozzo dei Pruni, ora la stessa vicenda si verifica nell’alveo di Via Trani. Scoppia una nuova polemica, com’era prevedibile, dopo l’esposto-denuncia dei residenti di Via Trani dove è stata rilasciata concessione edilizia per costruire un palazzo nei pressi del letto del Torrente San Liberale. Il Piano Regolatore – dice Salvatore Rando, del Comitato Via Loreto – da oltre trent’anni è rimasto nel dimenticatoio per le finte incompatibilità di alcuni consiglieri. Ma chi sono gli incompatibili, fuori i nomi e si dimettano nell’interesse della città. Con le varianti al piano approvati dal Consiglio assistiamo ad autorizzazioni a costruire dappertutto, vedi come esempio il palazzo che stava sorgendo all’inizio di Viale Quasimodo, il palazzo dell’Itria, oggi sospesi, i danni di questa sospensione chi li paga? Forse è giunto il momento di informare la Corte dei Conti sui danni che il Comune sarà costretto a risarcire”. Rando denuncia un terzo “scempietto” autorizzato che ha visto la luce all’inizio di via Loreto svoltando da Via Cavour. “C’era una casetta di pochi metri la cosiddetta “Casa che corna” – segnala – sembrava un monumento storico. E’ stata rasa al suolo per costruirvi un bel palazzo in un’area dove, anche lì, a fronte delle abbondanti piogge, scorre un fiume di acqua che scende verso Modica Bassa. Anche in Via Trani i residenti sono fortemente preoccupati: “Quest’area – dice uno di loro – a mio avviso ricade quasi interamente in Zona “F”, quindi inedificabile, inoltre c’è il Vincolo Paesistico, zona di Livello 2, nella fattispecie Zona 7b, dove non è possibile effettuare nessun movimento terra”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa