Corte dei Conti. L’ex ragioniere del Comune di Modica non dovrà risarcire gli oltre 82 mila euro

Era stato condannato a risarcire il Comune di Modica per 82 mila euro che stava già pagando a rate. Ora, non dovrà farlo più perchè è stato prosciolto. Si tratta di Salvatore Roccasalva, ex ragioniere capo del Comune di Modica, Salvatore Roccasalva, oggi destinato ad altre mansioni dopo il suo rientro a Modica dopo essere stato dirigente a scavalco al Comune di Scicli. Era stata la Procura Regionale della Corte dei Conti a condannarlo. Il ricorso presentato dall’avvocato Franco D’Urso ha avuto, infatti, esito positivo grazie alla sentenza della sezione giurisdizionale per la Regione Siciliana della Corte dei Conti che si è pronunciata definitivamente nel giudizio di responsabilità. Roccasalva, secondo l’accusa, non aveva tempestivamente e motivatamente, pur in presenza di regolari atti di impegno e liquidazione della spesa, disposto l’ordinazione per il pagamento degli emolumenti dovuti al personale docente del locale Istituto Musicale, come disposto dal giudice del Lavoro che aveva condannato il Comune al pagamento delle spettanze a seguito del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa. I docenti, per quelle circostanze, avevano presentato sedici decreti ingiuntivi non opposti cui seguivano atti di precetto. A seguito di ulteriore inadempimento dell’amministrazione comunale erano proposti ricorsi per ottemperanza al giudicato, conclusi con altrettante sentenze trasmesse alla Procura presso la sezione Giurisdizionale dal Tar di Catania. Il 23 maggio 2010 la Giunta Comunale disponeva la “regolarizzazione di cassa” delle somme dovute e quindi procedeva al pagamento per circa 331 mila euro. L’avvocatura comunale indicava alla Procura Regionale in Roccasalva il dirigente responsabile del secondo settore. La magistratura ritenne ascrivibile alla condotta del dirigente il danno economico causato all’ente, il quale pur alla presenza di atti d’impegno e liquidazione di spesa, apparentemente senza una giustificazione, avrebbe omesso il pagamento degli emolumenti dovuti al personale docente. Le argomentazioni fornite dallo stesso Roccasalva non furono ritenute sufficienti e per questo fu condannato al pagamento di 82.409,50 euro, somma che il funzionario sta già pagando a rate mensili. L’avvocato Franco D’Urso, in fase di appello, ha giustificato l’omesso pagamento alla carenza di mezzi finanziari necessari, vista la costante emergenza del Comune di Modica a causa degli innumerevoli creditori dell’ente che era ed è tale che “le rimesse dello Stato e della Regione sono appena sufficienti a soddisfare le spese obbligatorie, a cominciare dal pagamento degli stipendi ai dipendenti, erogati con ritardi spesso di parecchi mesi”. Il pubblico ministero ha reiterato le sue accuse. La Corte dei Conti(Luciano Pagliaro, presidente, Antonio Nenna e Giuseppe Grasso, a latere)ha ritenuto che la documentazione presentata dal difensore del Roccasalva, induce, inequivocabilmente, a ritenere che le responsabilità devono imputarsi certamente a soggetti diversi dal funzionario e per questo l’ha prosciolto.

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