VARIANTE PRG: UN’ OPPORTUNITA’ PER LO SVILUPPO DI VITTORIA ?

Il coordinamento cittadino del circolo SEL di Vittoria esprime forti perplessità sulla proposta di variante al PRG presentata. Solo una cura sostanziale del territorio in tutte le sue forme e del patrimonio edilizio può difendere la sicurezza e la vita delle persone: ma la cura presuppone sostanzialmente un’altra idea dello sviluppo, che è il contrario dell’incuria liberista. E questo è un punto cruciale della nostra proposta alternativa.
Siamo ancora alle prese con terremoti che ci riportano alla realtà che l’Italia è sismica, molto sismica, che le case e i capannoni andrebbero costruiti con regole antisismiche….così come diciamo sempre in tanti dopo ogni alluvione che l’Italia è dissestata idrogeologicamente e che non bisognerebbe più costruire ma munutenere, restaurare e recuperare e soprattutto mettere in sicurezza territorio, case, scuole, ospedali, fabbriche etc.. .
Poi tutto viene dimenticato, i piani regolatori tornano a diventare espansivi, tornano le varianti e si ricomincia con il cemento, anche fatto male, si torna a costruire in maniera dissennata. Quest’ultima logica ci sembra prevalere nella proposta di variante presentata dai tecnici incaricati.

Diamo atto alla nuova Giunta comunale di aver voluto portare la discussione sul piano regolatore al di fuori di un ambito ristretto di tecnici e esperti per sottoporlo al parere della città in una serie di incontri pubblici.

Il nuovo piano regolatore della città di Vittoria, presentato ufficialmente ieri, rappresenta un modello di sviluppo e linee di indirizzo per la futura pianificazione del nostro territorio incompatibili con le reali esigenze della nostra comunità.

Un piano ambizioso, tecnicistico, che non ha tenuto conto della storicizzazione del nostro territorio e della fase tremenda di crisi che si sta vivendo.
La maggior parte delle imprese edili sono sotto il livello minimo di sopravvivenza; ci sono decine e decine di appartamenti nuovi invenduti da parecchi mesi o da anni; sono centinaia le proprietà immobiliari in vendita sia a Vittoria che a Scoglitti; sono chiusi i rubinetti delle contrattazioni finanziarie con gli istituti bancari; è inverosimile una previsione demografica come quella rappresentata: un piano ottimistico ed ipertrofico, che prevede l’istituto della perequazione in ben 14 milioni di mq di territorio, tra zone ad edilizia civile, produttiva e turistica residenziale. Tutto ciò ci porterà a un uso indiscriminato del territorio con il serio rischio di offrire seducenti opportunità ad investimenti di risorse finanziarie che potranno essere poco trasparenti.
Riteniamo giusta l’impostazione del Sindaco e della Giunta di prendere solo atto del piano, rimandandolo alla città per la sua definizione e la attuazione definitiva che verrà fuori dagli incontri pubblici e soprattutto da quelli tecnici, con la commissione assetto, e tutte le categorie ed i portatori di interessi coinvolti nella discussione che ci auguriamo approfondita e seria e quanto più coinvolgente nella convinzione che il territorio è un bene comune da salvaguardare.
Noi di SEL ci impegneremo affinché la città abbia una variante di piano, e non un piano nuovo, che tenga conto delle priorità che sono le periferie che devono essere riportate alla piena fruizione dei cittadini, che dia slancio immediato all’economia vittoriese che in questo indotto si scommette da sempre, che rivaluti il centro storico della città quale motore trainante di una città che vuole vivere la sua unicità e differenza con fierezza e prospettiva.
Insomma un giudizio critico su un piano che sia dal punto di vista economico che ambientale riteniamo assolutamente insostenibile e che vogliamo emendare profondamente negli interessi complessivi.
Siamo impegnati in questo duro lavoro e chiediamo una mano di aiuto a tutti coloro che vogliono farlo per il bene di questa città ed impegniamo la deputazione ed il consiglio comunale a farsi carico delle contraddizioni eclatanti che sussistono su questo territorio sia con il piano paesistico ( che bisogna seguire nel suo iter per avere certezza delle opposizioni presentate) sia per quanto riguarda il piano coste che rappresenta un vulnus incredibile di tutta la Sicilia.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa