Alimentazione e corretti stili di vita. Ragusa, successo alla scuola “Rodari”

Un progetto che ha riscosso una straordinaria partecipazione ed un enorme successo quello che si è svolto alla scuola “G. Rodari” di Ragusa nelle giornate del 21 e del 24 maggio. Tra l’altro, giorno 21 è la giornata europea alla lotta all’obesità.
Un segno chiaro e confortante del fatto che le famiglie e la Scuola vogliono acquisire competenze e sensibilità in materia di prevenzione e corretti stili di vita.
Giorno 21 protagonisti sono stati i genitori di piccoli alunni della Rodari e gli insegnanti che, con sentita partecipazione, curiosità, entusiasmo, hanno incontrato i relatori del progetto, unitamente al Dirigente Scolastico Giovanni Giaquinta e hanno anche effettuato lo screening offerto dall’Aiad di Ragusa.
Genitori ed insegnanti che, evidentemente, hanno sposato la causa e hanno trasmesso l’importanza di questo progetto ai loro figli e ai loro alunni che, infatti, si sono mostrati vivamente interessati non solo all’incontro formativo, ma anche allo screening per la valutazione del tasso glicemico.
Dai dati emersi dal test, effettuato su circa 100 bambini frequentanti la scuola, di età compresa tra i 8 e i 10 anni si è potuto costatare che, fortunatamente, quasi nessuno aveva un tasso superiore al limite massimo, segno importantissimo del fatto che questi bambini vivono in modo equilibrato e che i genitori sono attenti alla loro alimentazione quotidiana.
“La Rodari – ha detto la Presidente dell’Aiad,  Gianna Miceli – deve diventare un modello, ma non deve restare un caso isolato. La sensibilità e la partecipazione del Preside e delle insegnanti sono davvero esemplari e lo dimostra il fatto che temi così delicati come il diabete, ma anche la prevenzione e l’educazione ad uno stile di vita sano sono stati trasmessi come assolutamente indispensabili nel processo di crescita dei bambini fin dalla più tenera età. Questo progetto ci da ancora più forza e voglia di realizzare altre iniziative nelle scuole in collaborazione con le istituzioni, tutte, affinchè trattare queste materie diventi un’abitudine e non solo un episodio sporadico.”
Molto soddisfatto anche il Dott. Vito Perremuto che, quasi giocando, con assoluta semplicità e chiarezza di contenuti ha coinvolto grandi e piccini fornendo informazioni complete e dettagliate sull’alimentazione e sulle patologie croniche, tra cui il diabete.
“Il nostro obiettivo – ha detto il Dirigente Asp – è quello di arrivare ad avere figure, che siano gli insegnanti o personale scolastico addetto e genitori, formati per educare le nuove generazioni ai corretti stili di vita ed altresì, gestire situazioni difficili e problematiche come quelle del bambino diabetico. Bisogna far sì che questi progetti siano ripetuti nel corso dell’anno scolastico perché il cambiamento può avvenire solo se si comincia a parlarne fin dai primi anni di scuola.”
Prevenire è, dunque, possibile e i canali per farlo non possono che essere la scuola e la famiglia dove i bambini passano la maggior parte del loro tempo e dove, con piccole semplici regoli possono scoprire e, poi imparare, che vivere bene e in modo equilibrato non è un’impresa impossibile.

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