Necropoli preistorica riportata alla luce a Cava Ispica(Modica)

Riportata alla luce una necropoli preistorica, grazie all’impegno dell’Ente Parco di Cava Ispica, del Comune di Modica ed a un importante Protocollo d’intesa, sottoscritto fra l’Università di Catania (scuola di specializzazione in archeologia) ed il Parco stesso. Per il responsabile del Parco, Giorgio Battaglia: “Quella che stiamo svolgendo è un’importantissima attività di ispezione. Abbiamo ottanta tombe censite e, il dato più importante, ne abbiamo trovate alcune inviolate. Per inviolate intendiamo – continua Battaglia – le tombe integre, non violate da nessuno, con scheletri e vasellame intatto. Tutto il materiale ritrovato sarà ammirabile nel Parco Archeologico. Ci tengo a ringraziare – conclude Giorgio Battaglia – la Cna ed il Presidente Massari, per l’impegno economico che è stato ed è fondamentale per proseguire le ricerche e per far conoscere sempre più le bellezze e rarità celate del nostro territorio”. Per Anna Maria Sammito, assessore alla Cultura del comune di Modica: “La nostra è stata una ricerca sistematica. Le emergenze sono già state evidenziate in un Parco, come quello di Cava d’Ispica, che ha un importantissimo bacino preistorico. Il coinvolgimento dell’Università ha permesso un lavoro attento con dei ragazzi motivati e preparati. Speravamo di trovare qualche tomba originaria – conclude la Sammito – e così è stato. Si può, ad esempio, già ammirare del vasellame ritrovato assolutamente integro, fatto di per sé molto raro. Sappiamo, però, che sarà ancora un lavoro lunghissimo”. Il Professore  Pietro Militello, responsabile della scuola di specializzazione in archeologia di Catania, afferma che: “Il lavoro già svolto è molto importante, abbiamo coniugato le nostre risorse umane e scientifiche con l’esigenza degli Enti (Parco di Cava d’Ispica e Comune di Modica). Stiamo sfruttando al massimo i moderni mezzi scientifici in nostro possesso, al fine di riportare alla luce un maggior numero possibile di informazioni”. Importantissime le dichiarazioni dell’Archeologo della Soprintendenza, Saverio Scerra: “Abbiamo rinvenuto delle tombe del periodo Castellucciano, con un’anticamera ed una camera mortuaria. Da quasi cinquant’anni non venivano effettuate in loco scoperte del genere; basterebbe solo questo dato, per far capire l’importanza dei ritrovamenti”.

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