L’on. Ammatuna sui tagli e ritardi nei trasferimenti statali e regionali: “il rischio default per molti comuni si avvicina sempre più”.

“La situazione finanziaria dei comuni sta diventando estremamente preoccupante, sia in termini di cassa che di competenza, a causa di tagli e ritardi nei trasferimenti statali e regionali. La principale fonte di entrata per gli enti locali consiste, certamente, nelle somme che Stato e Regione trasferiscono loro ratealmente. Cosa sta accadendo di diverso, rispetto al passato, da allarmare i sindaci siciliani? Se lo domanda l’onorevole Roberto Ammatuna. Per quanto riguarda lo Stato il contributo ordinario, che rappresenta la parte preponderante del totale del trasferimento ai comuni, è stato in molti casi decurtato pesantemente delle somme che gli enti locali dovranno in futuro percepire dall’IMU. Per questo stesso meccanismo, prosegue Ammatuna, in altri casi il contributo ordinario è stato azzerato, così come è avvenuto per ben cinque comuni della provincia di Ragusa: Pozzallo, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina. Alcuni comuni risultano addirittura debitori nei confronti dello Stato e dovranno quindi rimborsare importi non trascurabili. Tutto ciò incide negativamente sui bilanci comunali sia in termini di cassa che di competenza. A questo si deve aggiungere il ritardo nell’accreditamento, da parte della Regione, di ben due rate di trasferimenti. A causa delle ultime consultazioni elettorali, infatti, non è stata ancora insediata la Commissione Autonomie Locali e non si è potuto quindi procedere ad individuare i criteri della ripartizione fra i comuni. Questo ritardo incide naturalmente soltanto sulla cassa, ma la carenza di liquidità sta soffocando qualsiasi attività dei comuni, anche quelle essenziali. Il pagamento degli stipendi ai dipendenti, la liquidazione degli importi dovuti per i servizi, il saldo dei fornitori diventano così imprese sempre più ardue da portare a termine. A causa di quanto sta avvenendo, conclude con preoccupazione l’onorevole Roberto Ammatuna,  il rischio default per molti comuni si avvicina sempre più. Se non si interviene celermente la luce alla fine del tunnel continua ad allontanarsi”.

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