Chiaramonte Gulfi: Terza edizione del trofeo di Motoaratura, definito il programma della due giorni

L’associazione Morana ha definito il programma del terzo trofeo di Motoaratura, in programma sabato 4 e domenica 5 ottobre, in prossimità di palazzo Arezzo, in territorio comunale di Chiaramonte Gulfi. Sabato, alle 15, si comincia con le prove dimostrative di fuoristrada e quad mentre alle 18,30 è previsto un incontro con produttori, associazioni di categoria ed esperti del settore agricolo sul tema “Le buone prassi e la sicurezza nell’uso dei mezzi agricoli”. Relatore il prof. Giampaolo Schillaci, docente all’istituto di Meccanica agraria dell’Università di Catania. Moderatore l’agronomo Gianluca Gurrieri. Sempre sabato, alle 20, degustazione dei prodotti tipici dell’area iblea, alle 21 intrattenimento musicale e a seguire uno spettacolo di cabaret con Massimo Spata. Domenica, la manifestazione aprirà alle 9 con la sfilata dei trattori e dei cavalli e, a seguire, e per tutta la giornata, l’iniziativa “Mercati senza mercanti”, vendita diretta di prodotti agricoli. Alle 10,30, la gara di motoaratura, alle 11 la gimkana dei trattori, alle 12,30 il pranzo nel cortile di palazzo Arezzo. La giornata continuerà alle 15 con le evoluzioni a cavallo e i giochi all’aria aperta. Alle 16,30 evoluzioni motoristiche di fuoristrada, quad e trattori. Alle 19,30 la degustazione di prodotti tipici dell’area iblea, quindi la consegna dei premi ai partecipanti delle varie competizioni. La due giorni si concluderà domenica alle 21 con un momento dedito all’intrattenimento musicale a cura del gruppo “La Giara”. “Momenti spettacolari di intrattenimento – dice il presidente dell’associazione Morana, Giuseppe Distefano – quali le esibizioni dei fuoristrada, dei quad, dei cavalli nonché la gimkana dei trattori, assieme alle previste degustazioni di cibi genuini, renderanno oltremodo piacevole questa due giorni, a contatto con la natura, riservata a tutti, soprattutto alle famiglie. Palazzo Arezzo farà da cornice ad una iniziativa che vuole dare il giusto risalto alla quotidiana attività agricola di una mite comunità che affonda le proprie radici nel fondamentale rapporto umano”.
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