Rispetto all’esposizione di tabelle su intossicazione da quantitativi alcolici, l’Ascom provinciale di Ragusa, in seguito ad una serie di quesiti posti dai propri associati, torna a fare delle precisazioni sulla delicata materia. “L’obbligo di esporre le tabelle con le indicazioni dei tassi alcolemici – sottolinea il coordinatore provinciale Ascom, Emanuele Brugaletta – riguarda esclusivamente i locali ove si svolgono con qualsiasi modalità ed in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento congiuntamente all’attività di somministrazione di bevande alcoliche, come espressamente richiamato dall’articolo 6 della legge 160 del 2 ottobre 2007. Il problema è che, nei fatti, si continuano a citare tipologie di pubblico esercizio che non rientrerebbero nell’obbligo. Per intrattenimento sono da considerare quelle attività effettuate nei pubblici esercizi per le quali deve essere rilasciata la licenza prevista dal coordinato disposto dall’articolo 69 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931 n.773 con l’articolo 124 del regolamento di attuazione del testo unico, approvato con regio decreto 6 maggio 1940 n. 635 che impone il rilascio di tale licenza per qualsiasi specie di spettacolo organizzato nei pubblici esercizi”. Anche il segretario provinciale della Fipe-Confcommercio, Pippo Campo, precisa che “sono per le sopra esposte ragioni soggetti a dotarsi delle tabelle tutti i locali dove si effettuano le attività per le quali deve essere richiesta la licenza del citato articolo 69. Non è soggetto al rilascio di tale licenza la detenzione di apparecchi televisivi, radiofonici, di filodiffusione, di intrattenimento quali i videogiochi, i biliardi, nonché i riproduttori di cd non serviti da un dj. Riguardo ai televisori, si precisa che occorre la licenza prevista dagli articoli 68 o 69 del Tulps solo nel caso in cui le sedie del locale siano disposte a platea e/o si paghi un biglietto di ingresso per assistere allo spettacolo”. Brugaletta fa altresì sapere che “Confcommercio nazionale ha scritto al ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, chiedendo l’immediata sospensione del provvedimento in quanto la troppa genericità e la troppa sommarietà delle indicazioni contenute sulle tabelle per i tassi alcolemici le rendono di fatto inapplicabili”. Pure secondo la Fipe, spiega Campo, “la cartellonistica è inadeguata perché non riesce a fornire informazioni attendibili ai consumatori. Per esempio nei casi in cui la birra viene servita alla spina (casistica non riportata sulle tabelle) diventa estremamente difficile fare un rapido calcolo sulla qualità e sulla gradazione alcolica ingerite. Lo stesso dicasi per i cocktail, la cui percentuale di superalcolico è variabile e quindi difficilmente calcolabile dal consumatore”.
Esposizione tabelle su intossicazione da quantitativi alcolici, l’Ascom di Ragusa fa alcune precisazioni sul provvedimento
- Settembre 29, 2008
- 2:33 pm
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