L’associazione “Confronto”. A Modica da mesi non funziona l’orologio del Castello dei Conti

Il consiglio direttivo dell’associazione Confronto, riunitosi per l’esame di una serie di questioni aventi per oggetto le potenzialità, la fruibilità e le presenze turistiche nel sud-est ibleo e nel Comune di Modica in particolare, ha rilevato, fra l’altro, il fatto che l’orologio del Castello dei Conti è purtroppo fermo ormai da mesi.
Un fatto questo che, vuoi per la storicità, vuoi per la centralità e la visibilità dello stesso orologio (che, per la sua posizione e per le sua grandiosità, assume una dimensione monumentale) non potendo essere ignorato, costituisce motivo ed argomento di commenti non certo gratificanti per la città e per chi l’amministra. Proprio per questo l’associazione ha deciso di rivolgere un appello al Sindaco, all’Amministrazione Comunale ed al Dirigente del settore competente affinchè siano attivate le necessarie iniziative per la riparazione e la riattivazione dell’orologio: visto non solo come segnatempo ma anche e soprattutto come simbolo della città, tenendo anche conto che, oltre ad arricchire il Castello ed il sito ove è stato realizzato, costituisce un inevitabile ed insostituibile punto di riferimento per i modicani e per quanti (cittadini della zona e turisti) frequentano, abitualmente od occasionalmente, la città di Modica ed il suo centro storico.

“A Modica ci sono problemi per la cui soluzione possono esistere difficoltà ed ostacoli che i cittadini ed i contribuenti possono essere disposti a capire e, loro malgrado, anche ad accettare. Ma in riferimento all’orologio con le lancette bloccate il discorso assume ben altro aspetto. Trattandosi di una questione certamente non insormontabile merita di essere attenzionata con diversa sensibilità e sistemata con la necessaria celerità. Rimanendo nelle attuali condizioni, da struttura di monumentale bellezza rischia di rimanere come icona di inefficienza gestionale ed un simbolo testimoniante la mancanza di rispetto per la storia della città e la scarsa sensibilità nei confronti dei cittadini e dei turisti ai cui occhi l’orologio si pone nella sua grandiosità e, purtroppo, come evidente dimostrazione che a Modica il tempo si è fermato fino al punto che si è costretti a sperare che le riprese dello sceneggiato del commissario Montalbano risparmino l’orologio stesso o, almeno, siano realizzate in modo tale da evitare che nel mondo sia resa visibile una carenza senz’altro paradossale e per nulla qualificante”

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