CONFERSERCENTI RAGUSA. SOLIDARIETA’ AL PROCURATORE FABIO SCAVONE PER LE MINACCE NEI CONFRONTI DEI SUOI FAMILIARI.

La Confesercenti provinciale di Ragusa e l’associazione antiracket Sos Impresa Sicilia esprimono incondizionata solidarietà nei confronti del procuratore Fabio Scavone, che durante la sua carica di pm della Dda di Catania ha visto recapitare ai propri familiari tre lettere di minacce inviate da Carmelo La Rocca, presunto affiliato alla cosche mafiose. Dopo la sentenza di primo grado del processo bis per la strage di San Basilio, a cui La Rocca è stato condannato all’ergastolo, lo stesso malvivente dal carcere in cui era detenuto in regime di 41 bis, avrebbe inviato ai parenti del pm Scavone delle pesanti missive con chiare ed esplicite minaccie. La notizia delle minacce ai parenti è stata diffusa proprio in questi giorni perché dinnanzi al tribunale di Messina, La Rocca ha patteggiato nove mesi di reclusione nel processo per minacce gravissime ai danni del magistrato nel frattempo trasferito dall’antimafia etnea alla Procura di Nicosia. “A Scavone va il nostro incodizionato appoggio e la massima solidarietà per quello che, senza clamore alcuno, ha vissuto lui in prima persona e gli stessi familiari minacciati. La Confesercenti e l’associazione antiracket Sos Impresa Sicilia, plaudono al lavoro costante e impegnativo che ha sempre caratterizzato l’attività di Scavone che, rigettando ogni forma di condizionamento, ha sempre cercato il raggiungimento degli obiettivi di giustizia. A Scavone chiediamo dunque di proseguire al meglio il suo lavoro così come ha finora fatto in questi anni”. Secondo l’accusa, Carmelo La Rocca sarebbe stato l’autista che avrebbe guidato l’auto sulla quale viaggiavano i due killer autori della strage di Vittoria.

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