Rimodulati e ridimensionati i festeggiamenti della Festa della Repubblica: anche Ispica accoglie l’auspicio del Presidente Napolitano

Con una missiva inviata nella giornata di ieri alle autorità provinciali ed ai comandanti le Forze Armate e di Polizia, il Sindaco di Ispica, Piero Rustico, ha annunciato di aver proceduto, di concerto con la Giunta Municipale, ad una rimodulazione finalizzata al ridimensionamento dei festeggiamenti in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica.
Nella prima lettera d’invito, infatti, il primo cittadino aveva comunicato di voler conferire ai festeggiamenti cittadini “una particolare rilevanza, poiché è la prima dopo i lavori di ristrutturazione delle due piazze principali, ora diventate una sola Piazza dell’Unità d’Italia […] pur nell’assoluta sobrietà che impone il difficile momento attraversato dal Paese”.
La particolarità della celebrazione doveva, quindi, consistere in una speciale solennità data dalla massiccia presenza istituzionale, di corpi di polizia e di mezzi militari e speciali, e dall’orazione solenne del Sindaco.
I recenti e gravissimi fatti occorsi in Emilia e nelle altre zone terremotate del nord Italia, hanno imposto alla Giunta Municipale, così come a tutte le sfere istituzionali del Paese, un serio momento di riflessione. Accogliendo il richiamo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di attenersi a “criteri di particolare sobrietà” nell’onorare la ricorrenza, il sindaco Rustico ha, pertanto, nuovamente scritto alle autorità invitate per la celebrazione in Città, comunicando di aver provveduto a modificare la cerimonia, che ora prevede la partecipazione, oltre che dei cittadini ovviamente, dei soli corpi militari senza mezzi e la deposizione di una corona d’alloro presso il monumento ai Caduti per la Patria.
“I recenti lutti causati dal tremendo terremoto in Emilia e la particolare criticità del momento che il Paese attraversa ci hanno persuaso dell’opportunità di ridimensionare una celebrazione che, soprattutto per noi ispicesi, avrebbe avuto una motivazione particolare – la prima Festa della Repubblica nella nuova Piazza dell’Unità d’Italia. Il profondo cordoglio per le popolazioni colpite da tale devastazione e l’acceso dibattito popolare sull’opportunità di celebrare la ricorrenza a livello nazionale, ci hanno consigliato di fare un passo indietro. Siamo certi che i cittadini ispicesi comprenderanno e condivideranno le nostre motivazioni. Colgo l’occasione per esprimere, a nome mio e del’intera collettività, la piena ed incondizionata solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto ed alle famiglie delle vittime”, ha dichiarato il primo cittadino.

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