PUBBLICATO SULLA GURS IL DECRETO DI RICONOSCIMENTO DEL DISTRETTO PRODUTTIVO LATTIERO CASEARIO SICILIANO

Sulla odierna Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana è stato pubblicato il Decreto n.787 del 20 aprile 2012 dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi, col quale è stato riconosciuto il “Distretto produttivo siciliano lattiero-Caseario”. Un provvedimento che di fatto sblocca il patto distrettuale promosso e sottoscritto nel 2008 e consente di avviare tutte le conseguenti procedure e l’attivazione delle iniziative in esso previste.
Il distretto è Regionale ed ha la sede legale ed operativa a Ragusa, presso i locali della Provincia Regionale che è Ente Capofila. Altra sede operativa è prevista a Bivona in provincia di Agrigento.
Col patto sottoscritto nel 2008 si intende rilanciare una filiera di fondamentale importanza per l’economia iblea e siciliana attraverso la sua strutturazione, la sua organizzazione, la sua valorizzazione e la sua promozione, con un rinnovato rapporto collaborativo tra pubblico e privato e la ricerca di nuovi spazi di mercato mediante la esaltazione gastronomica delle produzioni tipiche, del latte fresco e di alta qualità e dei prodotti con marchio comunitario a partire dal “ragusano dop”, dal “pecorino siciliano”, dalla “Vastedda del Belice” e dagli altri formaggi tipici dell’isola.

“Quella lattiero-casearia è per la Sicilia una filiera di grande importanza imprenditoriale, economica ed occupazionale – afferma Enzo Cavallo, già assessore allo Sviluppo economico della Provincia Regionale di Ragusa e legale rappresentante del Distretto -. Il settore è in grandissime difficoltà e sconta più degli altri gli effetti della attuale gravissima crisi. Il ritardo con cui il Distretto è stato riconosciuto dalla Regione, rende ancora più difficile la realizzazione del patto e l’attuazione dei progetti e delle iniziative previsti all’atto della sottoscrizione. Purtroppo rispetto al 2008 le condizioni gestionali delle imprese sono precipitate e molti aspetti dovranno essere sicuramente riconsiderati. Proprio per questo intendo accelerare i vari passaggi istituzionali ed operativi per modellare il progetto distrettuale, per quanto possibile e per quanto consentito, alle mutate esigenze dei sottoscrittori tenendo conto della nuova realtà economica degli imprenditori e degli enti aderenti. Il tutto, non solo per modernizzare il comparto zootecnico e per adeguare il settore e l’intera filiera alle nuove esigenze del mercato e del consumo, ma anche per cercare di sfruttare al meglio ed in termini economici e quanto più produttivi possibile, le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Unione Europea per il tramite della Regione Siciliana”.

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