Ispica, un polacco è stato ucciso. Cranio fracassato

Omicidio a Ispica, E’ stato ucciso un operaio  un polacco. Si tratta del custode di una villa in contrada Porto Ulisse di proprietà di un noto imprenditore della zona. A dare l’allarme ai carabinieri è stata la moglie che non è riuscita a mettersi in contatto con il marito. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato all’interno della villa, la morte è stata causata da un corpo contundente, che gli avrebbe fracassato il cranio. L’uomo è stayo trovato all’interno della villa che aveva in custodia da qualche mese. Si tratta di Bogdan Wieslaw Drewniak, 53 anni, che da sette anni viveva a Ispica con la moglie. La donna era appena rientrata dalla Polonia dove si era recata per una decina di giorni per partecipare a un matrimonio. Scattate le ricerche, i militari sono andati nella villa estiva di Contrada Porto Ulisse. Il proprietario consentiva al polacco di dormire all’interno dell’immobile anche se di fatto risiedeva in una casa poco distante con la moglie. Agghiacciante lo spettacolo che si è presentato. Drewniak era riverso a terra con il cranio sostanziamene fracassato. Che si tratti di omicidio gli inquirenti non nutrono dubbi anche se si esclude che possa essere il risvolto di un tentativo di furto poiché non sarebbe stato rubato nulla all’interno della villetta. La moglie ha fatto presente che prima di partire aveva lasciato sul tavolo quaranta euro. Le banconote erano ancora nello stesso posto. Sono state sentite alcune persone dai carabinieri. Due sospettati sono in stato di fermo e le loro posizioni sono al vaglio. La brutale uccisione risalirebbe almeno a un paio di giorni anche se sarà l’esame autoptico a chiarire altri particolari. Sul posto il Sostituto Procuratore della Repubblica di Modica, Gaetano Scollo. Tracce di sangue sono state trovate ovunque, in particolare lungo il vialetto esterno. Non è, dunque, improbabile che il cadavere possa essere stato spostato. L’uomo lavorava anche in altro posto e pare che spesso facesse uso di alcol. La coppia ha due figli che vivono in Polonia. I carabinieri non escludono, allo stato, nessuna pista.

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